Il lander Schiaparelli è caduto su Marte

AGGIORNAMENTO

“I dati che abbiamo dicono che la sequenza di atterraggio ha funzionato fino al distacco dello schermo posteriore del paracadute. L’accensione dei retrorazzi ha funzionato solo per tre secondi, poi il computer di bordo ha deciso di spegnerli”. Con queste parole Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha comunicato il mancato collegamento ad un minuto dall’atterraggio sul suolo del pianeta rosso. Le speranze di riallacciare un contatto con il lander Schiaparelli oramai sembrano essere ridotte al lumicino.

Il grande giorno è arrivato. La missione Exomars è entrata finalmente nel vivo. Mercoledì 19 il lander Schiaparelli atterra sul pianeta rosso. Segui l’ammartaggio in diretta:


LA MISSIONE EXOMARS

La missione ExoMars è nata dalla collaborazione tra l’ESA, cioè l’agenzia spaziale europea e la Roscosmos, cioè l’agenzia spaziale russa. L’obiettivo comune è quello di reperire più informazioni possibili sul pianeta rosso in modo tale da poter pensare ad un atterraggio dell’uomo su Marte.

IL LANDER GIOVANNI SCHIAPARELLI

Il lander della missione ExoMars è dedicato a Giovanni Schiaparelli. Schiaparelli è stato un astronomo italiano nato nel 1835, oltre ad essere stato anche senatore del Regno d’Italia, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo.

L’ESA e la Roscosmos hanno decido di dedicare il lander a Giovanni Schiaparelli proprio perché l’astronomo fu l’autore della prima mappa del pianeta rosso. Schiaparelli infatti, nel 1877, dal cinquecentesco palazzo di Brera a Milano, iniziò una sistematica osservazione del pianeta.

Grazie al suo telescopio l’astronomo fu in grado di osservare alcune linee che assomigliavano a dei canali. La teoria dei canali di Marte fu poi interpretata in diversi modi, fino a pensare che fossero frutto di un attività artificiale e che quindi il pianeta rosso fosse abitato da forme di vita intelligenti. Questa teoria naturalmente fu poi accantonata, ma il contributo dato dall’astronomo italiano fu comunque di fondamentale importanza per tutte le le osservazioni successive del pianeta Marte.

IL CONTRIBUTO ITALIANO

Il contributo italiano al lander non è dato solamente dal nome. La ricerca e la tecnologia italiana, come per la missione Rosetta (VEDI), è a bordo della missione ExoMars.

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L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è infatti il principale contributore con 350 milioni di euro, pari al 32% del valore complessivo della missione, pari a 1,3 miliardi. E’ in prima fila anche l’industria italiana, con Finmeccanica e Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica), che ha integrato entrambi i veicoli nei suoi stabilimenti di Torino.


ExoMars Rover and ExoMars Entry, Descent and Landing Demonstrator
A Torino la Telespazio (Finmeccanica-Thales) ha contribuito al centro di controllo lander Schiaparelli, gestito dall’Altec, la societa’ nata dalla collaborazione fra Thales Alenia Space e Asi.

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Importante anche il contributo scientifico dell’Italia, con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), universita’ di Padova e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
Ho un progetto che parla di #mafialnord (http://www.109-96.it ), lavoro in radio @radiobue, scrivo su @veneziatoday e ho un canale telegram @lostrillone