Che fine ha fatto la sigla di Una mamma per amica?

Il buon caro Netflix non solo ci vizia con serie nuove di zecca, testimonial d’eccezione e colonne sonore top, ma fa persino tornare quelle della nostra infanzia e adolescenza. E’ il caso di Gilmore Girls, la nostra Una mamma per amica, tornata dopo rispettivamente 9 anni dall’ultima messa in onda americana e 8 da quella italiana. Quattro episodi, uno per ogni stagione dell’anno e di 90 minuti ciascuno, ci riportano a Stars Hollow, nel Connecticut, dove per ben sette stagioni abbiamo seguito le vite di Lorelai e Rory Gilmore e ci siamo appassionati ai personaggi che ruotavano loro attorno. Il revival si chiama Una mamma per amica: di nuovo insieme e qualche lacrimuccia la fa scendere perché restituisce l’esatta atmosfera della serie e colma quella nostalgia che ne era rimasta.

Un ritorno in tutto e per tutto, se non fosse per un piccolo (grande) dettaglio: la sigla. Le serie tv che escono in questo periodo danno grande importanza alle colonne sonore, ma in queste 6 ore di nuovi episodi non si sente mai quell’iniziale If you’re not on the road, feeling lonely and so cold. La domanda sorge spontanea: Una mamma per amica è la stessa senza sigla?

Nessuna dichiarazione per ora dalla produzione o dalla regista Amy Sherman Palladino. Sul web, subito dopo l’uscita del revival venerdì scorso, non si sono risparmiati i commenti a riguardo e in generale tutti lamentano l’assenza della tanto amata Where you lead di Carole King ad aprire le puntate. Questo a dimostrazione di come una sigla, nonostante duri di media meno di un minuto, dia tanto ad una serie e all’immagine che di questa resta nel pubblico.

Pensate per esempio ad una puntata de La signora in Giallo senza sigla: difficile, quasi impossibile.

Per non parlare poi, per rimanere negli anni di Una mamma per amica, di The O.C. California, oltre ad aver reso famosa la serie dei primi anni 2000 facendole da sigla, è rimasta poi la canzone più conosciuta dei Phantom Planet.

Canzone già esistente era pure la sigla di Friends: I’ll be there for you era infatti inclusa nel primo LP dei Rembrandts, che raggiunsero l’apice della loro carriera proprio grazie alla sitcom americana.

Analoga storia per i Solids, che divennero famosi a livello mondiale per quei 12 secondi finali in Hey Beautiful. Band e titolo non vi diranno nulla probabilmente, ma questa sigla vi sarà familiare di certo.

Parlando invece della parte video, la tendenza per molti anni è stata quella di mostrare nelle sigle una sorta di collage delle scene migliori, o in cui perlomeno figurassero tutti i personaggi principali, a mo’ di presentazione. Poi arrivano Netflix, HBO e compagnia bella, e cambiano le regole del gioco: la sigla ha riprese o animazioni autonome che spesso esulano da quelle della serie. Soprattutto nel mondo Netflix l’intro risulta spettacolare nella sua essenzialità fatta di titolo, animazione e musica. Un esempio perfetto è quella di Stranger Things:

Una sigla è immediata: riesce a farci pensare alle ore che abbiamo speso davanti allo schermo per quella serie tv molto più intuitivamente di quanto possano farlo citazioni o scene famose, semplicemente perché prima di essere immagine è musica.
Per Gilmore Girls non è tutto perduto però, perché il revival non finisce qui e chissà, la sigla potrebbe tornare in un definitivo finale di stagione.