Referendum e studenti all’estero: come votare

Dalla #GenerazioneSenzaVoto a quella con la facoltà di votare anche dall’estero. La battaglia che la rete degli studenti Erasmus (ESN) ha fatto lo scorso aprile per poter votare al “referendum sulle trivelle” ha portato i suoi frutti ed ha portato il diritto anche a chi, in periodo di votazioni, sta facendo il suo percorso di studi all’estero.

Come per chi studia fuorisede (DETTAGLI), anche gli studenti che aderiscono al progetto Erasmus+ quindi, potranno partecipare al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. In una votazione che si preannuncia in forte bilico tra il SI ed il NO, il voto degli italiani all’estero potrebbe risultare fondamentale per la vittoria di una delle due fazioni. Ma vediamo in dettaglio quanto gli studenti in mobilità in un altro paese dell’Europa potrebbero influire sul referendum.

GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Come riportato da Repubblica.it, gli italiani all’estero che, secondo i promotori del SI e del NO, potrebbero recarsi alle urne per il referendum costituzionale si aggirerebbero intorno al milione e mezzo e, ponderando un massimo di 30 milioni di persone alle urne (cifra ipotizzata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi), su quasi 60 che è la popolazione italiana, la percentuale di influenza degli italiani all’estero si aggirerebbe quinti intorno al 5%.

COME VOTARE

Il sito del Ministero dell’Interno parla chiaro: “potranno votare per corrispondenza anche tutti gli elettori che si trovano temporaneamente all’estero per un periodo previsto di almeno tre mesi (comprendente la data di votazione) e per motivi di lavoro, studio o cure mediche nonché i loro familiari conviventi”.
Gli studenti Erasmus quindi potranno votare al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Per farlo però lo studente avrebbe dovuto comunicare l’intenzione di votare al proprio comune di residenza entro il 2 novembre scorso, facendogli pervenire il modulo e tutti i documenti necessari (FAC SIMILE MODULO). Il comune stesso, nel giro di due settimane avrebbe dovuto inviare al votante i plichi con i quali poter esprimere la propria preferenza.

Tra questi quindi, una parte potrebbero essere studenti che stanno trascorrendo un periodo di studio all’estero. Il dato non lascia di certo indifferenti in quanto gli studenti usciti dall’Italia verso un altro paese europeo nell’anno accademico 2015-2016 è di 26.055 persone.

Nell’irreale possibilità che tutti questi abbiano fatto richiesta di voto, gli studenti Erasmus+ potrebbero influire sul voto con la percentuale dello 0,8%, cioè circa come un comune medio piccolo italiano.

La #GenerazioneSenzaVoto quindi, questa volta avrà facoltà di votare e la speranza è che la battaglia dell’ESN per portare il diritto di voto anche ai cittadini che all’estero ci stanno solo per un breve periodo non risulti vana. Solo il tempo però ci dirà quanti studenti hanno comunicato la propria intenzione di voto.

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
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