“Insegnando ai bambini si crea una nuova cultura”

Francesco Bettella, è un neolaureato in ingegneria all’Unipd, ma soprattutto atleta paralimpico di alto livello e fresco vincitore di due medaglie d’argento alle scorse Paralimpiadi di Rio. Con lui, durante la diretta del WCRD, abbiamo parlato di inclusione e pregiudizio e di come lo sport spesso possa essere un viatico fondamentale per accettare l’altro.

“Ho iniziato a nuotare da quando avevo tre anni – ha dichiarato ai nostri microfoni Francesco Bettella -. Io ho una malattia genetica che ha iniziato a manifestarsi da quandoero piccolo ma questo non mi ha impedito di nuotare ed arrivare al podio olimpico. Avendo avuto questo problema sin da bambino mi sono sempre abituato a fare al meglio le cose che riesco a fare”.

“Per fortuna l’ambiente dello sport è molto inclusivo – ha continuato l’atleta plurimedagliato a Rio –  e in particolare il nuoto per disabili è ancora più inclusivo. Persone della stessa etnia o religione possono essere diversissime a livello fisico e questo rende ancora più inclusivo il tutto”

Ascolta la prima parte dell’intervista a Francesco Bettella ⬇️

Il tema principale del WCRD era “l’accettare l’altro”. Abbiamo per questo chiesto all’atleta paralimpico Francesco Bettella come, secondo lui, si può fare per sensibilizzare le persone e la sua risposta non è stata per nulla scontata.

“Io vado nelle scuole elementari e superiori raccontando la mia esperienza sportiva soprattutto con le immagini – ha continuato Francesco Bettella – . Credo che i bambini siano il mezzo attraverso il quale si può creare una nuova cultura. Saranno loro che non dovranno escludere chi ha problemi fisici perché anche con la disabilità si possono fare grandi cose!”

Ascolta la seconda parte dell’intervista a Francesco Bettella ⬇️