Il muro di Trump contro l’immigrazione e i musicisti statunitensi di origini ispaniche

Dalle otto italiane di questa mattina gli Stati Uniti hanno un nuovo presidente: Donald Trump. Anche se già durante il primo discorso per l’insediamento si è tenuto su toni assai moderati e concilianti (ha ringraziato la rivale Clinton e si è subito promosso il presidente di tutti) la sue promesse elettorali sono state più che mai radicali. Di tutte le immagini forti utilizzate per chiarire la sua posizione, quella del muro da edificare ai confini meridionali col Messico, resta la più memorabile. Attendendo gli sviluppi delle intenzioni anti-immigrazione da lui paventate, ricordiamo alcuni cantanti o gruppi statunitensi, ma di origini ispaniche. Coloro, cioè, che hanno dato lustro agli Stati Uniti e che sarebbero rimasti sconosciuti se quel famoso muro fosse stato edificato anni fa.

Zack de la Rocha- Il leader e vocalist di uno dei gruppi più rivoluzionari e anticonformisti degli anni novanta i Rage Against The Machine è chiaramente di origini messicane. Suo nonno Isaac de la Rocha è nato a Cananea- Messico, per poi trasferirsi negli Stati Uniti per lavorare come bracciante agricolo. Essendo in tema elezioni, singolare il fatto che il gruppo capitanato da De la Rocha si sia sciolto in corrispondenza della nomina di G.W Bush nel 2000, perché ciò segnava il fallimento dei loro ideali politici, trasmessi anche attraverso i dischi. Con il muro di mezzo, gli Stati Uniti avrebbero perso una band da due Grammy Awards e centinaia di migliaia di album venduti nel mondo.

Demi Lovato Del tutto diversa la sua carriera artistica rispetto a De La Rocha, ma non troppo dissimile per origini. La giovane cantante divenuta una star grazie a Camp Rock, film di Diseny Channel, è messicana da parte di padre: Patrick Lovato. In difesa dei messicani residenti negli Stati Uniti si è più volte schierata, in particolare nel 2009, partecipando alla campagna “Be Counted” in previsione del 2010 United State Census.

Dave Navarro– Per quanto nato a Santa Monica, entrambi i nonni paterni del chitarrista erano immigrati messicani. Sostituto temporaneo di Jack Frusciante nei Red Hot Chili Peppers, ha firmato assieme a loro l’album One Hot Minute del 1995. Ha collaborato invece più stabilmente Jane’s Addiction, dal 1997 al 2011. Ha quindi lasciato impronte importanti in due due gruppi rock più influenti della musica statunitense.

Carlos Santana– Nato ad Autlàn de Navarro, Jalisco-Messico, successivamente trasferitosi con la famiglia prima a Tijuana e poi in California, un’emigrazione che ha regalato agli Stati Uniti le sue strabilianti doti di chitarrista. In ogni angolo del mondo si fa il suo nome quando suonano i primi accordi di canzoni come Black Magic Woman, o Samba P’ati, che non rinnegano, anzi spesso esaltano le sue radici.

Esperanza Spalding– Anche sangue ispanico nelle sue vene, a testimoniare un misto di discendenze, soprattutto africane. È poli strumentista estremamente dotata e uno dei volti più rappresentativi del jazz nel mondo.