Venezia MORE Festival, 10 giugno 2017

Sabato 10 giugno quella perla edenica che é Forte Marghera ha ospitato il secondo appuntamento del More festival, culla di virtuosismi elettronici e cibo gourmet. Il Forte é un’ ex base militare lontano dal panorama industriale della terra ferma veneziana, ad oggi convertito in sito di cultura. I bodyguards liberano l’ ingresso della baia intorno alle 19 e subito la musica EDM condisce l’aria di aspettative. Curiosa l’ idea di affiancare ai live principali due “cubi” rivestiti di paglia (detti cabanas) dalla capienza massima di circa dieci persone, dj inclusi, con line up indipendenti ma coerenti con l’ atmosfera. Queste tre situazioni musicali convergevano talvolta in un unico ritmo che mandava in trance le capacitá cognitive.

Sono Polo e Pan un duo di Djs attivo dal 2014 ad aprire ufficialmente la sessione live. La posizione tattica del palco permette al morbido sound francese di accompagnare l’ ora dell’aperitivo fino al crepuscolo. Un esempio della loro musica é Caravan boomerang, su soundcloud.
Un groove ascendente e qualche luce natalizia inibiscono l’ ambiente.

In Francia questo festival é atteso con entusiasmo, lo conferma l’ elevato numero di partecipanti francofoni che a flotte hanno raggiunto la location di questo evento: Mestre. La qualità sonora del live resta alta con Kosme, che propone un’ ottima miscellanea di house e techno, tanto apprezzate in quest’ultima decade. Kosme lavora soprattutto in Francia, ma ha suonato anche in diversi clubs berlinesi. Questa contaminazione si sente nel suono asciutto, metallico, essenziale che bene si accosta. allo stile ” molleggiato” del suo paese di origine.

Ci pensano poi i dOP a farci ballare sul serio. Il trio ,apparentemente improbabile, é composto dagli amici d’ infanzia Damien Vandesande, Clèment Aichelbaum e Jonathan Illel esordisce nel 2006 con pezzi hip-hop e rock per poi sfociare nella house. Quando compongono fondono anima e strumenti (dalle percussioni al corno, dal flauto al sassofono e cosí via) in un’unica essenza che funziona davvero alla grande.
A differenza dei musicisti saliti precedentemente sul palco, i dOP interagiscono col pubblico, offrono rum e fumano sigarette come fosse un ritrovo tra compagni di merende.
Mentre l’attesa per lo special guest della serata (Todd Terje, sì son di parte) viene placata da questa colorita fusione di note, le cabanas pullulano di gente che a fatica tenta di ballare, evitando gomitate moleste con destrezza.
Le lines up scorrono fluide nell’alternanza di giovani artisti-rivelazioni da tenere sott’occhio: Metkis, Dj Panini, Disque, Laesh e molti altri che troverete sulla pagina ufficiale del More festival.
Per concludere in bellezza Todd Terje. L’ artista norvegese dal fascino musicale raffinato che ci porta dritti nel panorama della space disco anni 80 propone la sua ultima uscita “It’s album time” egregiamente, diluito da melismi elettronici creati su misura.
Letizia Kasala