Venezia 73: la recensione di Tommaso

LA TRAMA

Dopo una lunga relazione, Tommaso riesce a farsi lasciare da Chiara, la sua compagna. Ora ad attenderlo pensa ci sia una sconfinata libertà e innumerevoli avventure.
E’ un attore giovane, bello, gentile e romantico ma oscilla perennemente tra slanci e resistenze e presto si rende conto di essere libero solo di ripetere sempre lo stesso copione: insomma è una “bomba innescata” sulla strada delle donne che incontra.
Le sue relazioni finiscono dolorosamente sempre nello stesso modo, tra inconfessabili pensieri e paure paralizzanti. Questa sua coazione a ripetere un giorno finalmente s’interrompe e intorno a sé si genera un vuoto assoluto. Tommaso ora è solo e non ha più scampo: deve affrontare quel momento del suo passato in cui tutto si è fermato.

LA RECENSIONE

“Tommaso è un film che ci ha lasciate molto perplesse – ha detto all’uscita dalla sala la nostra inviata dal Lido Eleonora -, psicanalitico, surreale. In sala tutti sono rimasti piuttosto dubbiosi sia come trama che come regia”.

Il nostro voto per Tommaso: 24/30