Venezia 73: la recensione di The Net di Kim Ki Duk

LA TRAMA

Un pescatore rompe il motore della sua barca e va alla deriva. Il particolare è che lui è un uomo della Corea del Nord e la sua imbarcazione, portata dalle onde, finisce in Corea del Sud. Lì viene catturato e sottoposto a brutali interrogatori prima di essere rispedito in patria.

Prima di lasciare il paese però vede come esso sia diverso dall’immagine di “paese sviluppato” che ha sempre avuto e si rende conto di quanto lo sviluppo economico non corrisponda alla effettiva felicità di un popolo.

Tornato nel Nord, l’uomo subisce lo stesso trattamento, finché non si trova intrappolato contro la sua volontà tra le ideologie dei due paesi.

LA RECENSIONE

“In questo film Kim Ki Duk fa anche un po’ di critica politica – ha dichiarato la nostra inviata dal Lido Erika -. Nessuno infatti si mette mai nei panni di chi ha vissuto una dittatura, mentre qui il regista l’ha fatto. Il pescatore del film, durante tutta la durata della pellicola fa degli incontri interessanti che gli cambieranno la sua idea di libertà”

Il nostro voto per The Net: 25/30