Venezia 73: la recensione di Questi giorni

LA TRAMA

Una città di provincia. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali.

Ad unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i pochi giorni del viaggio che compiono insieme per accompagnare una di loro a Belgrado, dove l’attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.

LA RECENSIONE

“Terzo film italiano in concorso – ha detto all’uscita dalla sala la nostra inviata dal Lido Francesca -. Siamo rimaste un po’ interdette da questo film. Si focalizza sul passaggio dall’adolescenza al mondo adulto con tutti i problemi che ne conseguono. È un film che per tratti è interessante come affronta questi temi ma secondo me riassume troppe storie tutte troppo pesanti per affrontarle tutte assieme.”.

Il nostro voto per Questi giorni: 22/30