Venezia 73: la recensione di Pagliacci e Prevenge

LA TRAMA

Se la furia omicida di una madre può essere divertente, allora questo è il film che la racconta. Alice Lowe è la regista e la protagonista del film, in cui recita mentre è incinta con un pancione di 7-8 mesi. Una specie di “Senti chi parla” in versione horror.

Il marito della donna muore in un tragico incidente in montagna e lei decide che è il momento di vendicarlo. Anzi, non è proprio lei che decide ma la voce del pargolo che porta in grembo che le suggerisce di agire. Anche il titolo ha una una vena scherzosa, visto che combina due parole inglesi pregnant – ovvero incinta – e revenge, cioè vendetta.

Il film di Alice Lowe, all’esordio con un lungometraggio, non è in concorso ma è stato presentato alla Settimana della critica

LA RECENSIONE

“Un po’ comico, un po’ splatter, ecco come lo definirei – ci racconta Francesca subito dopo la proiezione del film – c’erano alcune scene in cui non smettevo di ridere e altre dove ho dovuto coprirmi gli occhi. E poi abbiamo scoperto che la regista/protagonista era a fondo sala ad allattare la sua bimba!”

Il nostro voto per Prevenge: 26/30

PAGLIACCI

Prima della proiezione di “Prevenge” abbiamo seguito anche “Pagliacci” di Marco Bellocchio, un cortometraggio che non ha entusiasmato il pubblico. Gli attori del corto sono i corsisti della sua scuola di cinema Fare Cinema, che ogni estate il regista tiene a Bobbio, suo paese natale.

Come da titolo, c’è un riferimento all’opera di Leoncavallo ed è proprio la lirica che fa da sfondo al racconto delle vicende di un piccolo paese, in cui sta andando in scena proprio l’opera appena citata. Tra il pubblico c’è la madre del cantante, che ha finanziato lo spettacolo, e che durante una seduta d’ipnosi a cena vedrà manifestarsi, da parte dei suoi figli, tutte le criticità del loro rapporto.

Il nostro voto per Pagliacci: rimandato a settembre