La morte di Giulio Regeni, l’anno scorso, ha scosso le coscienze di tanti sotto vari punti di vista. Uno tra questi è come fare ricerca sul fronte. Spesso i ricercatori si recano in luoghi di confine senza conoscere i rischi a cui vanno incontro, sociali e politici.
Nell’incontro Fare ricerca sul fronte di lunedì 13 marzo, oltre a ricordare la scomparsa di Giulio, l’Università di Padova si è interrogata sulla libertà di ricerca, sul principio di responsabilità delle istituzioni accademiche, sui fattori che possono alimentare ostilità nei confronti di chi si propone di ampliare la conoscenza. Lo ha fatto ascoltando le storie di chi ha già intrapreso la carriera di ricercatore all’estero: i docenti Renzo Guolo, Stefano Allievi e Leila El Houssi. Intervengono anche il Magnifico Rettore, Rosario Rizzuto, e Patrizia Burra, prorettore alla formazione post lauream.
Per sostenere la ricerca della verità sulla morte del ricercatore, nel cortile antico di Palazzo Bo è stato appeso uno striscione con su scritto “Verità per Giulio Regeni”.
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