Una giornata di studio per il cinema e il paesaggio

Sedici anni fa a Firenze, è stata siglata la Convenzione Europea sul Paesaggio, un avvenimento importante che conferma e rilancia la rilevanza del paesaggio, oggi al centro di studi, politiche e interventi. Il 30 novembre si tiene nella sala Livio Paladin di palazzo Moroni l’incontro dal titolo Cinema e paesaggio, tra prospettive teoriche ed esperienze operative, una giornata di studio per approfondire e analizzare le rappresentazioni cinematografiche del paesaggio in un’ottica di globalizzazione.

La giornata è divisa in due parti: la prima è dedicata alle prospettive teoriche e alle letture critiche, mentre la seconda si concentra su le prospettive operative di questo argomento. Nella mattinata del 30 novembre, introduce la giornata il prof. di Cinema e arti visive dell’università di Padova Antonio Costa, con un’analisi degli attuali scenari del paesaggio al cinema nell’epoca della globalizzazione. A seguire, c’è la lectio magistralis Modelli di rappresentazione tra oriente e occidente del professore dell’università Paris-Sorbonne Jean Mottet. A discutere sono presenti la prof.ssa Rosamaria Salvatore, presidente del corso Dams dell’università di Padova, e Giorgio Tinazzi, professore di Storia delle teoriche del cinema.

La seconda parte dell’evento, invece, è aperta dalla geografa Benedetta Castiglioni del nostro Ateneo, consulente presso il Consiglio d’Europa per l’educazione al paesaggio e autrice del report Education on landscape for children.

A seguire, la presentazione di due esperienze operative. La prima fa riferimento al progetto Filmare le arti della prof.sse Chiara Tognolotti ed Elisa Bianchi dell’università di Firenze, dedicato al paesaggio toscano e in particolare al ruolo svolto dagli eventi artistici nella sua ridefinizione e rappresentazione. La seconda, dell’Università di Padova è legata al progetto Strumenti innovativi per la promozione turistica: film-induced tourism, promosso dalla ricercatrice Giulia Lavarone e prof. Nicola Orio e che indaga i rapporti fra cinema e paesaggio in relazione al cineturismo, ossia ai flussi turistici che si verificano nei luoghi in cui sono stati girati film e serie televisive.