Un Master internazionale in fisica nucleare

Nell’ambito della call europea Erasmus+: Higher Education – Erasmus Mundus Joint Master Degree è stato appena approvato con un finanziamento di circa 1.900.000 Euro un Master internazionale in Fisica Nucleare che vede la partecipazione della Università di Siviglia (nel ruolo di Coordinatore) insieme con l’Università Autonoma di Madrid, Barcellona, Complutense di Madrid e Salamanca in Spagna, l’Università di Caen in Francia e le Università di Catania e di Padova in Italia.

La competizione sarà alta, potendo accedere al Master studenti sia europei sia del resto del mondo con l’unico criterio di selezione legato al merito. Le Università di Catania e di Padova partecipano con docenti dei rispettivi Dipartimenti di Fisica e Astronomia e con la disponibilità dei vicini Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, LNL a Legnaro e LNS a Catania, per le attività sperimentali previste per la didattica del Master. Una tradizione che risale agli anni ’70 lega insieme i gruppi di Fisica Nucleare di Catania e di Padova insieme con i due Laboratori Nazionali dell’INFN che hanno avuto sin dalla loro fondazione un ruolo trainante e particolarmente significativo nelle attività di ricerca in Fisica Nucleare.

L’iniziativa ha avuto successo e adesso i vari gruppi stanno definendo i programmi nel dettaglio per poter iniziare l’attività didattica nell’ottobre 2017, ovvero con l’Anno Accademico 2017-2018. Il programma prevede che studenti francesi, italiani e spagnoli seguano semestri di lezioni presso ciascuno dei Paesi partners del Master con percorsi didattici personalizzati in funzione dei loro interessi scientifici.

DOVE FARE LA TESI

Il lavoro di tesi potrà essere svolto, a scelta dello studente, presso il CERN (Ginevra, Svizzera), i Laboratori Nazionali di Legnaro (Legnaro, PD) dell’INFN, i Laboratori Nazionali del Sud (Catania) dell’INFN, il National Accelerator di GANIL in Francia, Il GSI a Darmstadt in Germania, il National Center Accelerator a Siviglia in Spagna, l’Accelerator Center e/o i Laboratori CIEMAT a Madrid in Spagna.

Il Master si configura come un’offerta formativa di eccellenza in perfetta sinergia NordSud tra le Università di Padova e Catania e i naturali bacini di ricerca dell’INFN che gravitano attorno a queste due Università, i Laboratori Nazionali di Legnaro e quelli del Sud. Il percorso di Master consentirà a 25 studenti di respirare sin dal primo giorno della loro formazione di Laurea Magistrale un’atmosfera internazionale a contatto con gruppi di ricerca in un contesto europeo acquisendo già prima della laurea un’esperienza diretta del lavoro di ricerca e delle sue applicazioni in laboratori di rilevanza internazionale o anche, in funzione del percorso scelto, negli ospedali e nelle aziende dove le recenti acquisizioni in fisica sono già al servizio del bene comune. Infatti, i programmi previsti per la didattica non trascurano, ma anzi valorizzano le naturali applicazioni della Fisica Nucleare come ad esempio la Fisica Medica e la Fisica Applicata alla tutela dei Beni Culturali, aspetti particolarmente importanti nel contesto odierno.

Gli studenti potranno accedere a borse di studio che prevedono fino ad un massimo di 3000 euro per spese di viaggio e di trasferimento e 1000 euro al mese per i periodi passati in un Paese diverso dal proprio. Il nuovo percorso di Master rappresenta un ulteriore successo in sinergia Università – INFN per la didattica di eccellenza in Italia che si aggiunge al recente riconoscimento del Gran Sasso Science Institute (GSSI) delll’Aquila.

Per l’Università di Padova i Proff. Santo Lunardi, Presidente del Program Advisory Committee dei Laboratori Nazionali di Legnaro e coordinatore della Scuola di Dottorato in Fisica, Giovanna Montagnoli, responsabile nazionale dell’ esperimento INFN Prisma-Fides presso i LNL, e Andrea Vitturi, ordinario di Fisica Nucleare, e per l’Università di Catania i Proff. Vincenzo Greco, membro dell’Academia Europaea (http://www.ae-info.org/), Antonio Insolia, direttore della Sezione INFN di Catania, e Stefano Romano, responsabile della divisione ricerca dei LNS.

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
Ho un progetto che parla di #mafialnord (http://www.109-96.it ), lavoro in radio @radiobue, scrivo su @veneziatoday e ho un canale telegram @lostrillone