Terremoto Marche: nuova raccolta fondi per adottare un museo

C’è un ateneo italiano che ha risposto all’appello lanciato dall’Università di Camerino per mantenere operativo il servizio di divulgazione scientifica del suo Centro di ateneo per i musei, che si è interrotto dopo la scossa sismica di magnitudo 6.5 del 30 ottobre 2016. E quest’ateneo è l’Università di Padova.

Poche ore fa il consiglio di amministrazione del nostro ateneo ha deliberato di stanziare 45.000 euro a favore del museo scientifico e dell’orto botanico “Carmela Cortini” dell’Università di Camerino, inagibili dallo scorso ottobre perché colpiti dal sisma che ha scosso Marche, Lazio e Umbria.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla professoressa Giovanna Valenzano, prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche del nostro ateneo, che ci racconta:

il sistema museale universitario di Camerino è stato danneggiato dal sisma del 2016 e da allora, trovandosi nella zona rossa, non è più stato accessibile al pubblico. Già nel gennaio 2017 l’ateneo marchigiano aveva lanciato una call per realizzare il progetto “A museum in… motion: a van to make mobile our museum!” ossia dotarsi di un furgone attrezzato che consentisse ai conservatori museali di continuare la loro attività di condivisione delle conoscenze scientifiche sul territorio. Questo appello è rimasto inascoltato fino ad oggi.

L’ateneo di Padova ha deciso che una parte dei proventi derivanti dalla vendita, nei mesi di luglio e agosto 2017,  dei biglietti di accesso al nostro bellissimo Orto botanico sarà devoluta in beneficienza all’Università di Camerino.

Perché Padova ha scelto di “adottare” proprio il museo scientifico e l’orto botanico dell’Università di Camerino? Ascolta l’intervista alla professoressa Giovanna Valenzano

LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETA'

Il nostro ateneo non è nuovo a queste iniziative di solidarietà: già la scorsa estate l’Orto botanico di Padova si era schierato in prima linea per raccogliere fondi per la ricostruzione della scuola primaria “Alessandro Luzio” di San Severino Marche, che prima del terremoto ospitava 240 bambini. Erano stati raccolti 37.692 euro dalla vendita dei biglietti dell’orto, a cui si erano aggiunte molte donazioni dei dipendenti dell’ateneo padovano per un totale di 41.137 euro.

Oggi Padova fa il bis, come ci racconta la professoressa Valenzano. La nuova iniziativa di solidarietà si inserisce in un più ampio progetto di raccolta fondi lanciato da ICOM Italia, l’Interational council of museums Italia, con il quale questa organizzazione riconosciuta dall’Unesco intende sostenere i 34 musei colpiti dalle scosse del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016 tra Lazio, Marche e Umbria svolgendo un ruolo di collegamento tra le offerte di solidarietà esterne e le esigenze dei musei stessi.

Nell’ambito dei contatti avviati con ICOM Italia, in occasione del Salone dei beni culturali 2017, è emersa per l’ateneo di Padova la possibilità di rispondere alla call del Sistema museale d’ateneo e dell’orto botanico dell’Università di Camerino per contribuire alla realizzazione del progetto che prevede l’acquisto di un furgone attrezzato per l’esibizione itinerante di reperti e collezioni altrimenti inaccessibili al pubblico perché conservate in sedi danneggiate o comunque rese inagibili dal sisma nella Regione Marche.

LA SITUAZIONE DEI MUSEI UNIVERSITARI A PADOVA

Fortunatamente la città di Padova non si trova in una zona ad altro rischio sismico. Tuttavia i nostri musei universitari, vere e proprie perle per le collezioni custodite, non sono facilmente accessibili benchè l’ateneo di sforzi di organizzare eventi ed aperture straordinarie. La professoressa Valenzano ci svela che

entro il 2022 (ricorrenza degli 800 anni dalla fondazione dell’ateneo, ndr), quindi già dalla primavera del 2021, inaugureremo il Museo di Palazzo Cavalli e potremo aderire all’organizzazione ICOM Italia.
Palazzo Cavalli si trova in una posizione strategica, di fronte alla Cappella degli Scrovegni, ed è un luogo che si presta a contenere porzioni di collezioni provenienti da tutti gli altri musei scientifici. Noi vogliamo che i reperti dei nostri musei sappiano raccontare la storia delle scoperte scientifiche, di cui ha fatto parte anche Padova come Università.

L’ateneo di Padova infatti vanta 12 sedi museali, visitabili su prenotazione: il museo di Antropologia, Geologia e panteologia, Botanico, dell’Educazione, di Scienze archeologiche ed arte, di Macchine, di Mineralogia, di Storia della fisica, di Strumenti dell’astronomia, di Medicina veterinaria, di Zoologia e di Zoologia adriatica.

Visita l’orto botanico di Padova nei mesi di luglio e agosto 2017: il tuo biglietto sosterrà l’Università di Camerino, il suo museo scientifico e l’orto botanico colpiti dal terremoto del 2016

Gioia
Chi è Gioia
Coordino e dirigo RadioBue.it e mi occupo di eventi e comunicazione per l’ufficio Relazioni pubbliche dell’ateneo di Padova. Mi piace leggere e consigliare libri in sintonia con i desideri dei lettori il venerdì in radio alle 13.30 nella rubrica "Personal Book Shopper - dimmi chi sei ti dirò cosa leggere"
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