Studenti Unipd alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Una delegazione di studenti dei corsi di Scienze Politiche, Studi Internazionali e Governo delle Amministrazioni, Studi Europei e Diritto dell’Economia è volata a Strasburgo. I ragazzi hanno partecipato, in veste di osservatori all’udienza di discussione del “caso Berlusconi” nell’Aula della Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

L’incandidabilità di Silvio Berlusconi è un grattacapo per la giustizia: il 22 novembre scorso, alla Corte europea dei diritti umani, l’aula era strapiena quando è stato discusso il ricorso presentato dall’ex premier nel 2013 contro la sua decadenza da Senatore in base alla Legge Severino. C’erano anche trenta studenti accompagnati dai professori di Diritto del Lavoro e Diritto dell’Unione Europea Avanzato dei corsi di Scienze Politiche e Studi Europei di Padova, Andrea Sitzia e Paolo Piva, e dal professore di Diritto Privato Comparato del corso di laurea in Diritto dell’Economia che si svolge a Rovigo presso la sede distaccata del Consorzio universitario, Filippo Viglione.

“È stata un’esperienza unica e con una valenza formativa impressionante — hanno commentato gli studenti —. Vedere all’opera la Corte e gli addetti ai lavori aiuta a comprendere la complessità e la serietà della funzione giudicante, oltre alla bravura di chi conosce il diritto in tutte le sue sfaccettature. Una vera lezione”.

Gli studenti sono stati ricevuti, successivamente all’udienza, anche dalla dottoressa Onur Andreotti, esperta legale della Divisione Ricerca della Corte Europea, che ha tenuto un seminario sul noto caso Barbulescu, deciso dalla Grande Camera con una sentenza del 5 settembre di quest’anno. Anche questo è un tema di grandissima attualità in quanto attiene al delicato problema del lavoro nella c.d. “economia digitale”, ed in particolare al bilanciamento del potere di controllo del datore di lavoro con il diritto alla privacy dei lavoratori.
Il viaggio infine, si è concluso con una visita al Parlamento Europeo.