Nuovo finanziamento Unipd per attirare studenti stranieri

“Dobbiamo avere la capacità di attrarre una quota significativa di quei 3 milioni e mezzo di giovani che cercano all’estero, in istituzioni universitarie prestigiose, la qualificazione professionale e culturale”

Sono state queste le parole con cui il Magnifico Rettore, Rosario Rizzuto, aveva aperto il suo discorso in Aula Magna per l’inaugurazione del 794° anno accademico. Di fronte alla ben più famosa “fuga di cervelli“, non si parla mai del processo inverso, sia per i docenti che per gli studenti.

Dopo un anno, la situazione si sta per sbloccare: è stato infatti deliberato, nel Consiglio di amministrazione del 14 febbraio, un finanziamento di 650.000 euro rivolto ad attirare studenti stranieri all’Università di Padova. La dottoressa Roberta Rasa, durante la diretta della cerimonia di inaugurazione del 795° anno accademico, ci ha spiegato la differenza tra studenti Erasmus e stranieri che si iscrivono regolarmente all’Università, la quale vuole “Attrarre studenti in iscrizione – ovvero – studenti con titolo di studio estero che vogliono iscriversi a interi corsi di laurea dell’ateneo”

Ascolta la prima parte dell’intervista alla dott.ssa Roberta Rasa

Internazionalizzare il nostro ateneo – continua Roberta Rasa – che si inserisce in tutta una serie di iniziative che stiamo portando avanti e che mirano proprio a questo”. Come l’internazionalizzazione del corpo docenti, che dovrebbe facilitare l’attrazione di studenti stranieri.

Ascolta la seconda parte dell’intervista a Roberta Rasa

4.000 studenti stranieri circa frequentano l’ateneo di Padova, “un numero importante, che però vogliamo aumentare con gli studenti in iscrizione, ed è proprio per questo che mettiamo a disposizione delle borse di studio, per invogliare questi studenti a scegliere Padova, perché Padova offre qualcosa in più” conclude la dottoressa Rasa. E a questa novità ne seguono altre, per facilitare la vita universitaria di chi scegliere il nostro ateneo.

Ascolta la terza parte dell’intervista a Roberta Rasa