Nelle Filippine si combatte la droga con il country

Se pensate ai panorami che possono offrire le Filippine, composte principalmente da spiagge bianche immerse in una natura lussureggiante, difficilmente assocereste questi paesaggi un genere musicale come il country, che ha sempre parlato di grandi praterie, cowboys e viaggi in sella al proprio cavallo. Eppure questo genere così lontano dai vasti orizzonti americani ha preso stabilmente piede nelle zone montuose delle isole, dove è diventato rappresentazione di dignità, orgoglio e, inaspettatamente, di lotta alla droga.

Avrete sicuramente sentito parlare di Rodrigo Duterte, presidente della repubblica delle Filippine famoso per dichiarazioni e uscite decisamente infelici, tanto da essere stato ribattezzato il “Donald Trump delle Filippine”. Punto focale della sua campagna è la stata la lotta alla droga, concretizzata nel 2016 con l’applicazione di una politica a tolleranza zero nei confronti dei trafficanti e dei consumatori. Lo stesso Duterte incoraggiava l’omicidio dei consumatori abituali di droghe, politica che ha portato ad un aumento impressionante di omicidi da parte della polizia: 3900 spacciatori uccisi in un anno, più altri 2600 morti in attività legate al commercio di droga.

In questo contesto si inserisce la canzone Drug Free di padre Marcs Castañeda, diventata un vero e proprio inno della polizia nella lotta al mercato della droga.

Il brano non pone l’accento sull’impressionante numero di morti, piuttosto immagina una terra “liberata dalla droga” grazie al supporto della Chiesa e della comunità. E il country rimane ancora uno dei mezzi migliori per comunicare con la popolazioni rurale, visti i suoi legami con la cristianità, l’amore per la patria e soprattutto il codice etico dei cowboys, fatto di onore e rispetto.

E nonostante padre Marcs Castaneda abbia espresso più volte il proprio rifiuto della politica violenta della polizia, rimane il fatto che ormai il suo brano, nato per predicare la coesione sociale, sia diventato l’inno di una battaglia che finora ha causato la morte di più di 6000 persone.

Tommaso Rocchi
Chi è Tommaso Rocchi
Avidissimo divoratore di musica (e di buona cucina in generale), qui in radio mi occupo della programmazione musicale e di scovare artisti che non avete ancora mai sentito nominare. Se cercate un consiglio musicale, sapete a chi potete chiedere!
Contatto: FacebookTwitter