Monte Ortles: il ghiacciaio si muove dopo 7.000 anni

Il ghiacciaio presente sul Monte Ortles ha iniziato a muoversi dopo 7mila anni.  Uno studio pubblicato su ‘The Cryosphere”, a cui hanno collaborato anche alcuni ricercatori dell’Università di Padova, ha analizzato i carotaggi effettuati dall’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) sul ghiacciaio più alto dell’Alto Adige ed ha scoperto che ha cominciato una fase di accelerazione del movimento dopo ben 7mila anni.

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“Queste carote di ghiaccio offrono l’eccezionale opportunità di studiare le caratteristiche dell’atmosfera quando l’Uomo del Similaun viveva in questa regione, in modo da poter conoscere anche l’ambiente ed il clima in cui era immerso”, ha dichiarato Carlo Barbante, direttore dell’Idpa-Cnr di Venezia.

“I ghiacciai alpini si stanno ritirando velocemente a causa dell’intensa fusione legata al riscaldamento atmosferico – ha aggiunto Paolo Gabrielli, ricercatore presso il Byrd Polar and Climate Research Center dell’Università dell’Ohio e responsabile dello studio -. I nostri risultati hanno messo in luce l’azione di un nuovo processo che potrebbe accelerare il flusso dei ghiacciai alpini anche alle quote più elevate, contribuendo a velocizzarne il ritiro. Con le carote di ghiaccio dell’Ortles potremo verificare precisamente come i cambiamenti ambientali in atto a livello regionale interagiscono con quelli climatici a livello globale”.

IL GHIACCIAIO DELL'ORTLES

Il Monte Ortles, alto 3.905 metri, è situato sulle Alpi orientali ed è la cima più elevata del gruppo Ortles-Cevedale. Territorialmente è completamente in Trentino-Alto Adige, sotto la provincia autonoma di Bolzano.

Il ghiacciaio dell’Ortles, come lo conosciamo oggi, si formò circa 7.000 anni fa, alla fine del cosiddetto ‘Ottimo Climatico’ dell’emisfero settentrionale, un periodo particolarmente caldo durante il quale i ghiacciai alpini si ritirarono fino a quote elevate. Successivamente, l’inizio di un periodo più fresco, conosciuto come Neoglaciale, contribuì a far accumulare neve e ghiaccio sul suolo nuovamente congelato nei pressi della cima all’Ortles.

Durante questo nuovo periodo climatico venne sepolta anche la mummia dell’Uomo del Similaun, che rimase nel ghiaccio fino alla fine dell’estate del 1991 quando emerse nei pressi del Giogo di Tisa, a 3.210 metri di quota. I ricercatori stanno analizzando i campioni di ghiaccio identificando gli isotopi stabili dell’ossigeno, gli ioni maggiori, le particelle di carbonio, i pollini, gli elementi in traccia e le polveri, parametri che potranno fornire importanti informazioni sulle condizioni climatiche a partire da 7000 anni fa.

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
Ho un progetto che parla di #mafialnord (http://www.109-96.it ), lavoro in radio @radiobue, scrivo su @veneziatoday e ho un canale telegram @lostrillone