Messenger Kids: in arrivo la chat per bambini

Ad oggi è una preview, rilasciata nei soli Stati Uniti d’America ed esclusivamente per dispositivi Apple (ma Facebook ha già annunciato l’uscita nei prossimi mesi su Amazon App Store e Google Play). Non contiene pubblicità e, soprattutto, è stata creata secondo la Children’s Online Privacy and Protection Act (COPPA, istituita nel 2000 negli USA per proteggere i bambini al di sotto dei 13 anni di età che usano Internet).

Si tratta della nuova applicazione messaggistica in arrivo da Palo Alto, California: Messenger Kids, la chat pensata appositamente per far chattare i bambini in sicurezza, tra coetanei e familiari, senza la supervisione continua e costante dei genitori.

Coniugare sicurezza e divertimento: come si intuisce dal video, i bambini possono rimanere in contatto con persone di fiducia, amici e parenti, mandare messaggi, foto e video usufruendo di stickers, emoji e chi più ne ha più ne metta, senza incorrere in rischi digitali come sconosciuti o pubblicità, di qualsiasi natura, che potrebbe dare noie ai genitori.

I BAMBINI E LA DEMENZA DIGITALE

Non tutto è oro quel che luccica però. In una conferenza risalente all’ottobre del 2016, Padova ha ospitato il professore Manfred Spitzer, neuroscienziato e direttore della clinica psichiatrica e centro per le neuroscienze e apprendimento dell’università di Ulm, nonché scopritore della demenza digitale, una malattia degenerativa.

Dareste mai in mano a un bambino un’automobile?

Con questa affermazione il professor Spitzer ha paragonato l’effetto che possono avere device tecnologici nei confronti degli under 16. La malattia, in sostanza, agisce sulle sinapsi del sistema nervoso centrale, impedendo i collegamenti neuronali. Il professore, durante la sua conferenza (riportata nel REPORTAGE DEL VIVIPADOVA), ha specificato che non serve a niente eliminare il digitale: è necessaria invece l’educazione nell’uso di smartphone, tablet e internet.

Leggi l’articolo del Vivipadova sulla demenza digitale