Mecna @ NewAge Roncade 20 Novembre 2015

O del motivo per cui Mecna è diventato il leader dei ventenni che adorano crogiolarsi nel presomalismo. Sul serio, sminuire il suo pubblico tentando di farlo passare per un gruppo di post-adolescenti complessati, non vi aiuterà: buttate la maschera, lo ascoltate tutti, non capisco perché dobbiate vergognarvene.

Chiuso questo lungo prologo, posso passare a raccontarvi tutto quello che è successo venerdì sera al New Age di Roncade. Dopo aver portato in tour il suo ultimo album “Laska”, Mecna ha deciso che era giunto il momento di cambiare scaletta e ricominciare tutto da capo. Quindi sì ai brani di Laska, sì a Disco Inverno, sì anche ai primi Ep, il tutto preferibilmente remixato, mashuppato, riarrangiato. Appena passate le undici sale sul palco accompagnato da Alessandro Cianci e Iamsaife e il New Age risponde bene, ma non benissimo, perché sta ancora arrivando gente (anche se me ne aspettavo di più). Vestito di bianco, ma al buio, perché le luci gli danno fastidio; odia l’estate quindi chiama il suo album Disco Inverno; Laska nasce a Oslo ma esce in primavera. Vanno di moda le profonde contraddizioni, non so se l’avete capito. Ormai si sa, Mecna è un outsider, ma state buoni, che questo rappa sul serio.

Che sia su una base di Aphex Twin per 31/07 (geniale) o per Favole, questa volta solo con un filino di autotune e una traccia di pianoforte che sicuramente è un brano famoso che ora non mi sovviene. Mecna è solo, forse anche per questo un po’ più raffinato, quasi elegante, sicuramente atipico, ma che ci posso fare se preferisco lui e il suo minimalismo agli spettacoli di Fedez? Mollatemi.

Gli si perdonano pure le mossette e i siparietti, fa parte dell’intrattenimento, come quando fa spegnere completamente le luci, chiede alle persone di accendere i telefoni e continua illuminato solo dagli schermi. Forse perché anche a lui da un po’ fastidio il modo in cui la gente si ostina a seguire un concerto di questi tempi: cellulare sempre in mano, gira video indecenti perché contemporaneamente prova a tenere il tempo con le braccia alzate verso il soffitto. Boh. Dove lo carichi un video così poi? Ve lo dice pure Mecna di smetterla! Pace, Non Dovrei Essere Qui, Dove Sei Tu. Ormai sono diventati degli inni. Faresti Con Me e scattano anche dei limoni. 31/8 che non delude mai, Aeroplani, Senza paracadute, Servirà una scala. Che dire di Kryptonite e Fatto così, due pezzi che sono anche accompagnati da due video iconici, dato che Mecna quando fa le cose le fa proprio per bene, sarà la sua natura di grafico. Finisce con Taxi, secondo me sempre la più divertente. Giusto per non mandarti via con il magone e la chiamata all’ex già inoltrata. Siate forti, Mecna arriva anche al Mame di Padova il 9 dicembre. Stavolta non perdetevelo.

Elena Donatello

Donnie
Chi è Donnie
Nota alle forze dell'ordine anche come Elena Donatello. Ascolto troppa musica, guardo troppi film, sto sempre su Twitter: poi succede che con i musicisti parlo di arte medievale, con i critici cinematografici di quanto è carino Tom Hardy e su Twitter brucio reggiseni per passare il tempo.
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