Max Gazzè @ Gran teatro Geox, 25 marzo 2016

Parole, musica e led: signore e signori, Max Gazzè

Uno pensa a Max Gazzé e se lo immagina schivo, cinico e caustico (almeno io). E invece no: vai a un concerto di Max Gazzé e ti ritrovi davanti un simpaticone a cui piace usare un sacco la parola “ugola”, quando deve chiedere l’aiuto del pubblico. E anche il maxischermo a led, con lui davanti a un sensore che registra i suoi movimenti e proietta fasci di luce o la sua sagoma. Più, tutti gli sfondi di tutte le canzoni del concerto. Notevole. Max Gazzè è anche un furbacchione; oppure vuole tanto bene al suo pubblico. Così tanto che il tour per promuovere il suo ultimo cd, Maximilian, diventa un viaggio bello lungo nel passato, che arriva fino al 1996, anno di uscita del suo primo album Contro un’onda del mare. Anno omaggiato da un video che raccoglie frammenti storici, da Trainspotting a Red Ronnie, passando a Silvio vs Romano, a cui segue il trio di canzoni Il bagliore dato a questo sole, Sirio è sparita e L’eremita. A parte questa parentesi, un po’ di Maximilian ovviamente c’è: la prima canzone, Mille volte ancora, che se non seguirà in radio La vita com’è, poco ci manca (tra l’altro, la suddetta canzone ha fatto tremare il gran teatro Geox); poi, Nulla e Ti sembra normale, e l’ultima, per quanto riguarda l’ultimo cd, la ballata Sul fiume.

Max Gazzè concerto 2

In mezzo, a farcire il concerto, le canzoni più famose del cantante/bassista romano: all’inizio, una tripletta che non t’aspetti con I tuoi maledettissimi impegni, canzone andata al ballottaggio a Sanremo 2008 insieme al Il solito sesso; le due, inframezzate a Il timido ubriaco (e tutti a cantare se mai le sue parole potranno essergli da rosa, sposa). E tra le tante (tantissime!) canzoni cantate da Gazzè, 24 in tutto, il cantautore omaggio anche i colleghi Daniele Silvestri e Niccolò Fabi, suonando L’amore non esiste e, direttamente dal 1998, Vento d’estate. Unica pecca: per chi non è un fan sfegatato di Max, il bis lascia l’amaro in bocca. Comunque vada, traccia numero 7 dell’album Favola di Adamo ed Eva, non è quello che ci si aspetta da un richiamo sul palco (neanche tanto palese). Ma tant’è, per fortuna che Gazzè c’è: per un cultore della lingua italiana e dei parolieri, cantautori così non bastano mai.

Max Gazzè concerto 3