L’uomo e l’intervento della scienza sui corpi

Non esiste per gli esseri biologici l’immortalità: da qui parte l’intervento di Gaetano Thiene che traccia un percorso sugli studi anatomo-funzionali del corpo umano, originati con l’autopsia proprio all’Università di Padova, con la scoperta di com’è fatto il corpo (Vesalio), come funziona (Colombo e Harvey), come s’ammala e muore (Morgagni). Affronta quindi il racconto dello sviluppo della diagnosi di malattia in vita, della cura e della prevenzione, delle scoperte e delle grandi invenzioni tecnologiche, sia diagnostiche (imaging) che terapeutiche (protesi). In tutto ciò, l’autopsia continua comunque a svolgere un ruolo fondamentale, sia nell’insegnamento e nel controllo diagnostico-terapeutico, che nella scoperta di nuove malattie. La “lettura” della sequenza del DNA consente di individuare mutazioni responsabili di malattie geneticamente trasmissibili. Con il passaggio dalla morfologia alla materia, Democrito è entrato in medicina.

Martedì 8 maggio alle ore 17.00 in Anfiteatro “Morgagni” dell’Istituto di Anatomia patologica in via Falloppio 50 a Padova, Gaetano Thiene, professore emerito del dipartimento di Scienze cardiologiche, toraciche e vascolari dell’Università di Padova, terrà la lezione-conferenza dal titolo “La storia naturale dell’uomo e l’intervento della scienza sui corpi”.

Distaccandosi dall’invenzione romanzesca della manipolazione dei corpi narrata nel Frankenstein, o il  Prometeo Moderno (1818) di Mary Shelley, questo incontro propone un approfondimento sul reale intervento della scienza sui corpi, anche attraverso un contributo video sul primo trapianto di cuore eseguito in Italia, realizzato proprio a Padova nel 1985. L’appuntamento fa parte di One Book One City, un progetto di lettura condivisa per la città e il suo territorio, proposto dal palinsesto UNIVERSA, a cura del Prorettorato alle Relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università di Padova. «One Book One City Padova è un progetto dell’università per la città che nel 2017 è stata riconosciuta “Città che legge” dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact. È un programma di lettura individuale e collettiva di un unico libro importante, scelto per il suo valore letterario e culturale e perché, antico o moderno, sa parlare al presente e a persone di tutte le età. È un invito a creare comunità leggendo» dice Annalisa Oboe, Prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere. «Il libro scelto per la seconda edizione, che ha preso il via nell’autunno 2017 per accompagnarci fino al 2018, è il romanzo Frankenstein, o il Prometeo moderno della scrittrice inglese Mary Shelley, di cui nel 2018 si celebrano i duecento anni dalla pubblicazione: un viaggio nei temi sempre contemporanei della creazione della vita e della morte, dell’altro, del diverso, delle conquiste e dei limiti della scienza, della grandezza e della finitezza dell’umano».

Le iniziative One Book One City

One Book One City – laboratorio di idee, di momenti di creatività e di festa – ha visto tra le sue iniziative la lezione-conferenza “Frankenstein. Creazione, ricreazione, scarto la tradizione letteraria da Mary Shelley a oggi” con Marilena Parlati, la lezione-spettacolo con Telmo Pievani, Lorenzo Pavolini e l’attore Tommaso Ragno dal titolo “Intervista impossibile a Frankenstein” e la lettura in inglese del romanzo “Frankenstein, o il Prometeo moderno” della scrittrice Mary Shelley in Biblioteca Civica.

L’entrata è libera fino ad esaurimento dei posti disponibili

Martedì 8 maggio alle ore 17.00

Anfiteatro “Morgagni” dell’Istituto di Anatomia patologica