Luca Parmitano e i problemi etici dell’esplorazione spaziale

L’astronauta Luca Parmitano ha incontrato gli studenti dell’Università di Padova ed ha risposto ad alcune loro domande. Una di queste ha sollevato un grosso problema etico sul quale l’astronauta ha avuto un approccio quantomeno singolare.

“Lei mi chiede se abbiamo la certezza tecnologica di poter arrivare su Marte? – ha ribattuto Luca Parmitano – No! La certezza tecnologica non esiste credo in nessun campo della scienza. Ma io la certezza non la vorrei, io voglio la sfida. Si dice 20 anni per arrivare su Marte, ma questo è solo un numero. Ora abbiamo dei motori che ci permetterebbero di arrivare sul pianeta rosso in sei mesi. Possiamo arrivare a 20 km al secondo per ora. Sei mesi in uno spazio aperto un uomo non protetto dalle radiazioni cosmiche arriverebbe su Marte bello fritto, non solo dalle radiazioni ma anche con le ossa debilitate e i muscoli atrofizzati e con problemi alla vista perché la microgravità porta problemi alla vista”.

“È possibile però superare questa sfida? Certo, è possibile! È necessario però un investimento, un costo anche politico. Ci servono macchine per allenarci, che già abbiamo ma sono troppo grandi, e poi è possibile proteggerci dalle radiazioni? Certo, è possibile! Potremmo portare l’acqua, magari riciclandola e portandola intorno alle pareti dell’astronave e l’acqua è un’ottima protezione contro le radiazioni cosmiche ma anche questo ha un costo. Vogliamo andarci in tre mesi? Possiamo inventare motori più grandi e quindi più potenti? Certo! Ad esempio motori nucleari ma ad oggi la volontà politica sulla terra è di non lanciare in orbita motori nucleari perché in caso di mancato lancio il rientro sarebbe estremamente inquinante. Tutto ha una risposta ma tutto ha anche un costo, sia sociale, sia ambientale che etico. Il limite è la fisiologia dell’uomo, e si può pensare di cambiare la fisiologia dell’uomo, siamo già in grado di intervenire sul dna”.

Luca Parmitano poi ha anche parlato della possibilità di poter mandare un uomo sullo spazio, magari ibernandolo e facendolo risvegliare solo una volta arrivato, ma il problema è etico.

“Come sarà l’uomo che viaggia nello spazio in futuro? A me piacerebbe fosse quadrumane e con una lunga coda prensile!”

Ascolta l’intervento completo di Luca Parmitano ⬇️

ASCOLTA COME LUCA PARMITANO HA VISSUTO LA SUA CAMMINATA SPAZIALE

ESA Astronaut Luca Parmitano during training at JSC (EPS major c

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
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