Reazioni alla strage di Nizza di studenti e prof Unipd

Giovedì 14 luglio 2016, alle 22.30 circa a Nizza, un camion ha investito decine di persone che stavano partecipando alle celebrazioni per l’anniversario della presa della Bastiglia, lungo la Promenades des Anglais, uno dei centri più importanti della città.

E’ l’ennesimo fatto grave in terra francese, dopo i fatti di Parigi del novembre scorso (che avevamo analizzato col prof. Guolo e Marc Lazar): ancora una volta ci svegliamo la mattina e leggiamo storie che preferiremmo non sentire.

Abbiamo contattato alcuni studenti dell’Università di Padova che sono stati quest’anno in Erasmus proprio a Nizza: il Servizio Relazioni Internazionali di Ateneo ci ha comunicato che nessuno studente padovano si trovava a Nizza al momento dell’accaduto.

Elena Dragulea studia Business Administration ed è tornata da poco tempo dall’Erasmus. Ci racconta come la Promenade fosse una zona frequentatissima della città, dove anche lei e i suoi amici si ritrovavano molto spesso ⬇️

Appena ho visto la notizia ero sconvolta: ho contattato subito i miei compagni e per fortuna tutti stanno bene

Fabio studia Scienze Motorie e ha trascorso il primo semestre di quest’anno all’Università Sophia Antipolis. Nizza per lui, che pur abitava in periferia, è una città sicura e dove ha conosciuto tantissime persone di cultura e religione diverse dalla sua ⬇️

In Erasmus ho vissuto una bella esperienza di inclusione. Credo che si debba essere molto cauti nel dare giudizi affrettati rispetto a quello che è successo

Il prof. Amedeo Pugliese è il responsabile degli Scambi internazionali per il Dipartimento di Economia dell’Università di Padova. Come tante persone ha scoperto quello che è successo stamattina, nei social e nei giornali. ⬇️

Questa invece la dichiarazione ufficiale del Rettore Rosario Rizzuto, che lancia un segnale di unità a Nizza e a tutta la Francia

Osticino
Chi è Osticino
A metà tra l'intrattenitore e il giornalista: racconto storie e ci facciamo due risate. Mi piace parlare di biciclette, di avventure strane e di tutto quello che è "alternativo". Ho anche un progetto di audio documentari che raccontano i beni confiscati alla mafia in Veneto