Intervista a Gianni Pigato, vincitore del premio Vincenzoni

Il master in Sceneggiatura dedicato a Carlo Mazzacurati, organizzato dal Dipartimento di Beni culturali dell’università di Padova, è un percorso professionalizzante per diventare dialogisti, soggettisti e sceneggiatori nei team di scrittura cinematografica e televisiva; il successo di questa attività si sta facendo sentire. Infatti, a vincere il premio Vincenzoni nella sezione “Una storia veneta” è proprio uno studente del master: Gianni Pigato, laureato al Dams sempre qui a Padova, si è classificato al primo posto con il suo soggetto “La serenissima rivolta”.

Il premio è rivolto ai giovani sceneggiatori under 35 e organizzato dall’Assesorato alla cultura del comune di Treviso. Con il suo lavoro, Gianni ha voluto raccontare un episodio successo quasi vent’anni fa: “È una cosa nata quasi per scherzo da una chiacchierata con mio padre, che mi ha fatto notare come non sia mai stato fatto un film riguardo a un evento particolare del 1997: il gruppo Serenissimi, indipendentisti veneti, ha deciso di tentare di conquistare piazza san Marco e il campanile in memoria della destituzione della repubblica di Venezia che secondo loro non era mai avvenuta in maniera corretta e legale”.

Il racconto si svolge pochi giorni prima dell’evento, in cui il commissario Causin, il protagonista della vicenda, cerca di scoprire chi sta interferendo con le frequenze Radio Rai per trasmettere dei messaggi: “Sono figlio degli anni Novanta, nel mio percorso di crescita è stato molto importante il cinema dei fratelli Coen – racconta Gianni ai nostri microfoni – quindi ho cercato di fare una cosa alla Coen italiana“. I personaggi de “La serenissima rivolta” rispecchiano la quotidianità della realtà veneta: “Essendo nato in un paese di campagna della periferia di Mestre, – continua Gianni Pigato –  ho incrociato molte volte queste persone nella mia vita. Ho sempre provato molto amore nei loro confronti, anche se le idee possono essere diverse dalle mie”.

L’esperienza del master in sceneggiatura di Gianni si sta per concludere, un percorso che ha definito “molto esaltante” e abbiamo cercato di scoprire a quale regista affiderebbe una probabile sceneggiatura perfetta scritta da lui: “Sono molto interessato a questa nuova ondata di registi italiani giovani, mi piace molto Sydney Sibilia ma anche la vecchia scuola italiana, un Tornatore non mi dispiacerebbe!“.