Ilaria Capua: “Io, trafficante di virus”

“L’idea è nata nel 2015 quando Ilaria in quel momento era al centro di un’inchiesta dell’Espresso che gettava delle pesanti ombre sulla sua figura e si sentiva impotente ed abbandonata”. Sono queste le parole con cui Daniele Mont d’Arpizio, giornalista de Il Bo, il magazine dell’Università di Padova, ha spiegato ai nostri microfoni com’è nata l’idea di scrivere un libro assieme ad Ilaria Capua.

Giovedì 25 maggio “Io, trafficante di virus”, questo il titolo del libro, sarà presentato al Centro Universitario in via Zabarella. “Abbiamo voluto riprendere il titolo della copertina dell’Espresso – ha continuato Daniele Mont d’Arpizio – dove c’era un uomo con uno scafandro giallo e dei bidoni, simbolo dei virus. Leggendo all’interno, questa scienziata internazionale con 200 pubblicazioni, che tutto il mondo ci invidiava, nel senso letterale del termine in quanto aveva ricevuto un’offerta importante per andare a dirigere il maggior istituto inglese, ad un tratto diventava un’untrice manzoniana. Lei e parte della sua equipe venivano accusati di cose più incredibili, come l’aver passato sottobanco i virus alle case farmaceutiche e di aver addirittura diffuso il virus dell’aviaria negli allevamenti di polli, accuse per cui c’è l’ergastolo in Italia”.

Ascolta l’intervista completa a Daniele Mont d’Arpizio

La vicenda di Ilaria Capua si è conclusa nel luglio del 2016, quando è stata prosciolta da tutti i capi di accusa, perché “il fatto non sussiste”

Ilaria Capua ha deciso: “Lascio l’Italia”

Giovedì 25 maggio, alle 18.15 presso il Centro Universitario in via Zabarella 82

Il programma completo sull’evento facebook

Centro Universitario

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
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