Il Veneto “da cinema” nel film padovano “Una nobile causa”

Lui si chiama Emilio Briguglio, è un medico e regista padovano ed ha realizzato un film. Fin qui nulla di strano se non che il protagonista della pellicola è il nostro territorio. Emilio ha girato tra Padova e la Riviera del Brenta. Daria Benetazzo de Il Vivi Padova l’ha incontrato e ne è uscito un bellissimo racconto di che cos’è il Veneto e di come possa essere un’ottima location in cui ambientare i film.

“Il Veneto ha mare, montagna, lago, splendide città d’arte: è un vero e proprio set ideale”. Parola di Emilio Briguglio, medico e regista padovano di Una nobile causa, film appena uscito nelle sale e girato tra Padova e la Riviera del Brenta nel 2015. Il teatro Verdi, alcuni locali dell’ospedale, il quartiere Stanga e il centro di Dolo, tra gli altri, sono lo scenario di due storie che hanno come protagonisti dei veri e propri malati di gioco d’azzardo, circondati da parenti e amici che cercano in tutti i modi di “guarirli”. Il lavoro di medico e quello di regista (e attore) non sono così inconciliabili come sembra, secondo Emilio Briguglio: “Come medico devo attenermi a rigidi protocolli, linee guida, standard scientifici, mentre nell’arte si ha più modo di spaziare. Ho colleghi che fanno anche gli scrittori, i pittori…io invece ho scelto questa via”.

Briguglio nella propria città aveva già ambientato un’altra storia di disagio sociale, L’Appello (film del 2009 vincitore di diversi premi all’estero), che raccontava il bullismo giovanile, prima che, forse, divenisse il tema molto dibattuto che è oggi. In quel caso la scelta era scaturita da un episodio vissuto nella sua esperienza di medico, quando aveva dovuto curare un ragazzo picchiato dai compagni, mentre la volontà di puntare l’obiettivo sul problema, sempre più attuale, della ludopatia, è arrivata dal lavoro di attore: “Nel film Faccia d’angelo (sulla vita del boss della mala del Brenta Felice Maniero, interpretato da Elio Germano) ho dovuto interpretare il ruolo di un giocatore perdente – dice Emilio Briguglio –  e studiando questo ambiente, che non conoscevo per niente, ho visto quanto sia aumentato negli ultimi anni il numero delle sale slot in Italia e quanto quello della dipendenza sia diventato un grande problema sociale”.

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