Il doodle per scoprire la velocità della luce

Ebbene si, ammettere che “qualcuno è più veloce della luce” non è totalmente errato. Infatti, oggi cade l’anniversario (per la precisione il 340°) della scoperta della velocità della luce. Nel 1676 tra parrucconi e balli, l’astronomo danese Ole Rømer ha scoperto che la luce viaggia a una velocità enorme ma non infinita. La sua scoperta è stata possibile grazie all’osservazione di Io, una delle lune di Giove che solitamente impiega 1,76 giorni a completare la sua orbita.

Rømer si è reso conto che in alcuni giorni dell’anno il tempo impiegato cambiava, determinato dalla distanza o vicinanza tra Giove e la Terra. In conclusione, l’astronomo ha dedotto che la differenza è dovuta alla velocità della luce: più Giove si allontana dalla Terra, più il riflesso del Sole sulla luna Io impiega maggior tempo.

Anche Galileo Galilei ha provato a misurare la velocità della luce, con risultati non ottimali. Infatti, l’esperimento consisteva nel mettere due lanterne a una distanza di un miglio e di calcolare il tempo che la luce impiegava ad arrivare da un punto all’altro. Non ci fu nessun risultato: per percorrere un miglio, la luce impiega circa 0,000005 secondi, un valore immisurabile con gli strumenti a disposizione di Galileo.