“HeForShe”: ad impegnarsi ora devono essere gli uomini
“Lui per lei”: si chiama così la campagna mondiale promossa dalle Nazioni Unite contro le discriminazioni e per l’uguaglianza di genere. Lanciata il 20 settembre 2014 dalla testimonial d’eccellenza Emma Watson all’Assemblea generale dell’Onu, in soli sei mesi ha raggiunto più di un milione e 300 mila sostenitori.
Ma si parla di “femminismo”? La parola oramai rischia di essere impopolare, ma il dizionario italiano è chiaro: femminista significa “sostenitore della parità dei diritti tra uomini e donne”, non difensore delle donne contro gli uomini.
“Quindi siamo tutti femministi?” si chiedono i sostenitori della campagna “HeForShe”. “Sì!” è la risposta e il messaggio che vuole uscire da #HeForShe.
In un anno e mezzo la campagna #HeForShe ha fatto il giro del mondo arrivando anche al Parlamento Italiano e poi in diverse università tra cui Padova, Ferrara, Trento, Genova, Torino e l’Aquila.
Vai al sito heforshe.org e aderisci alla campagna: lascia un commento, condividi i suoi principi ispiratori, proponi un’attività magari proprio da realizzare all’Università di Padova.