Gli studenti della Boston University all’Unipd

L’Università di Padova ha uno scambio attivo con University di Boston che permette agli studenti USA di passare un periodo di internship in Italia, durante il quale i ragazzi svolgono un tirocinio in azienda ma che permette loro anche di viaggiare in Italia e in Europa.

Non è la prima volta che in radio ci vengono a trovare degli studenti from Boston: qualche anno fa Sharon, anche lei a Padova per un periodo di studi, aveva realizzato un programma musicale, “Burro di arachidi”.

Quest’anno i ragazzi che sono rimasti 5 mesi in Italia sono otto – Andrea, Brittany, Carly, Eric, Frankie, Kennia, Luis e Marc – e hanno raccontato ai nostri microfoni com’è stare in Italia, cos’hanno imparato, e cosa si portano a casa dopo questa (bella, spoiler) esperienza.

LUIS E MARC

Luis ha lavorato al Caffè Pedrocchi, ed è preparatissimo sulla storia del proiettile della Sala Bianca. Eric ha visitato Mykonos, “il paradiso io me lo immagino così”.

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FRANKIE E BRITTANY

Brittany ha scoperto il suo condimento per la pasta preferito, che ha anche imparato a cucinare e – spoiler – ama la crostata con la marmellata. Frankie ha “imparato come si vive in Italia” e le è piaciuto molto viaggiare: “la Cappella degli Scrovegni è più bella di Venezia”, parole sue.

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KENNIA E ERIC

Con Eric abbiamo parlato (doveva succedere) dei Boston Celtics e della foto che l’ha trasformato in un testimonial di questo scambio Boston-Padova. Kennia ha svolto il suo tirocinio sulla business intelligence, ci ha spiegato come funziona, e crede che questa sarà la strada per il suo lavoro nel futuro.

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ANDREA E CARLY

Carly ci ha spiegato perché tutti dovremmo amare il baseball, e tifare per i Red Sox till the day I die: “le persone che ti dicono che è uno sport noioso non sanno cosa si perdono”. Andrea dice che la cosa che le mancherà più di tutte dell’Italia è il gelato, e giura che a Firenze ha mangiato la carbonara più buona del mondo.

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SARA, LAURA E I SALUTI ALLA MAMMA

Anche Sara e Laura, la “quota Unipd” di questo progetto, ci hanno raccontato com’è stato lavorare con questi ragazzi e accompagnarli nel loro periodo a Padova. Ok, qualcuno si è anche un po’ commosso verso la fine ma… why not?

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Osticino
Chi è Osticino
A metà tra l'intrattenitore e il giornalista: racconto storie e ci facciamo due risate. Mi piace parlare di biciclette, di avventure strane e di tutto quello che è "alternativo". Ho anche un progetto di audio documentari che raccontano i beni confiscati alla mafia in Veneto