Fama e solitudine: come i social media debilitano le popstar

Sempre più i social media condizionano la vita di tutti i giorni, creando situazioni che molto spesso influenzano lo stato emotivo degli utenti più attivi. Selena Gomez aveva già raccontato in maniera indiretta i problemi legati alla salute mentale nella serie di Netflix Tredici, della quale era produttrice esecutiva. Anche se si trattava di argomenti come il bullismo, il suicidio e la violenza psicologica, Tredici metteva sul piatto elementi forti come la solitudine. Un sentimento che si riteneva defunto nell’era in cui tutto è connesso, ma che invece risulta più vivo che mai.

In una sua intervista su Business of Fashion, Selena ha parlato del suo rapporto con i social network e come stessero danneggiando la sua vita: “Sono un’ossessione, una dipendenza. Devi saperti controllare, evitare di fare pensieri negativi quando dici o fai qualcosa di sbagliato, quando indossi una certa cosa o rappresenti una certa cultura. Si tratta di un viaggio solitario, ho perso moltissime persone importati per arrivare fin qui.”

“Il fatto che molte persone non sappiano relazionarsi nella vita vera mi fa preoccupare. Penso che i social media siano un’ottima cosa per capire come gira il mondo al di fuori della tua piccola bolla, ma molte volte penso che si ricevano fin troppe informazioni.”

La Gomez non è la prima a fare questo genere di dichiarazioni: il collega Ed Sheeran aveva annunciato di prendersi una pausa da Twitter. “C’è sempre qualcuno pronto ad offendere. Twitter sembra fatto apposta per questo”. Nel 2015 Iggy Azalea, dopo aver ricevuto migliaia di commenti negativi ed insulti per il suo fisico, aveva annunciato che il suo profilo social sarebbe stato gestito dalla sua etichetta discografica, lasciando il web con un’ultimo messaggio: “Internet mostra il lato peggiore dell’umanità“.

La questione è effettivamente complessa. I social media sono ormai un fattore irrinunciabile per qualsiasi artista: si tratta di un canale privilegiato con la propria fanbase, con la quale è possibile comunicare direttamente e regalare piccole “ricompense”: degli stralci di vita privata, un’anticipazione sul nuovo brano, una risposta ad un commento. Il problema è che i social attirano soprattutto un gran numero di haters, persone che sembrano moralmente obbligate a comunicare la propria opinione su qualsiasi argomento. Il fatto è questo: come si fa ad apparire sempre felici. sorridenti e in forma quando si ricevono centinaia di insulti al giorno? Nella mia esperienza di persona non troppo attiva sui social, una discussione rapidamente degenerata su Facebook mi aveva reso nervoso mezza giornata: non oso immaginare a che tipo di pressione possa essere sottoposto un personaggio pubblico con milioni di follower.

Esiste una soluzione a tutto ciò? Entrando in campo diversi fattori, il problema è decisamente complesso. Ci sarebbe sicuramente bisogno di un galateo per utenti del web, basilari norme di educazione su come comportarsi online. Soprattutto sarebbe fondamentale comprendere che quello che si condivide sul web ha lo stesso valore di una frase urlata ad alta voce in mezzo ad una piazza, immaginando quale potrebbe essere la reazione degli altri passanti a frasi come “Justin Bieber fai schifo!” oppure “Avete visto come si è vestita Rihanna?”

La cosa più utile per gli artisti in questo caso sarebbe di utilizzare i propri profili social come “uffici stampa”, notificando ai fan le ultime novità in ambito di tour, canzoni, videoclip e semmai qualche post personale a livello sporadico. Risparmiandosi di leggere i commenti e riprendendo il controllo della propria vita.

Tommaso Rocchi
Chi è Tommaso Rocchi
Avidissimo divoratore di musica (e di buona cucina in generale), qui in radio mi occupo della programmazione musicale e di scovare artisti che non avete ancora mai sentito nominare. Se cercate un consiglio musicale, sapete a chi potete chiedere!
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