Intervista a Emanuela Canepa vincitrice Premio Calvino 2017

“In questi casi è sempre difficile evitare la banalità. Decisamente non aspiravo alla vittoria, anche perché c’erano solo due donne in finale. È stata veramente un’emozione grandissima”. Con queste parole Emanuela Canepa ha raccontato a Daniele Mont D’Arpizio de Il Bo le emozioni della vittoria del Premio Calvino 2017..

“Io conosco moltissime donne piene di potenziale – ha continuato Emanuela Canepa – che tutto sommato sono le prime a non credere in se stesse in maniera radicale ed a rendersi la vita impossibile. Per me è stato importante in questo libro specificare che spesso le donne fanno di tutto per contribuire ad uno schema riduzionistico. Sarebbe arrivato il momento di dire che si può vivere in pienezza e che dipende solo da noi”.

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Il più importante premio italiano per scrittori esordienti, “Premio Italo Calvino”, è stato vinto da una dipendente dell’Università di Padova: Emanuela Canepa: bibliotecaria, laureata in storia, si occupa di ricerca bibliografica al Dipartimento di Psicologia.

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La giuria del premio, presieduta dalla scrittrice Rossana Campo (intervistata dalle nostre Personal book shopper) e composta da Franca Cavagnoli, Mario Desiati, Marco Missiroli e Mirella Serri, dopo aver preso atto del buon livello medio dei testi, ha deciso di assegnare all’unanimità il premio al romanzo inedito L’animale femmina di  Emanuela Canepa con questa motivazione:

…è  un  romanzo compiuto, maturo, di esemplare nitidezza nella struttura e incisivo nella lingua, che mette in campo uno spiazzante gioco di seduzione senza sesso e che, pur attento alla psicologia maschile, dà in particolare voce, con stringente analitica, alla forza carsica del femminile.

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