DREX: studenti portano una parabola nello spazio

Esiste un concorso che dà la possibilità agli studenti universitari di ideare e progettare apparecchiature che andranno nello spazio. E’ un’idea dell’ESA, l’agenzia spaziale europea (SCOPRI IL LAVORO DI ESA E UNIPD), realizzata in collaborazione con “i colleghi” tedeschi della DLR e quelli svedesi della SNSB.

In questo concorso – si chiama Rexus/Bexus – bisogna realizzare un esperimento, termine appositamente vago, che poi diventa un prototipo di uno strumento che verrà lanciato in orbita. Detta così sembra una specie di enorme fionda, ma la cosa è molto interessante, come del resto molte delle questioni che riguardano lo spazio.

Cristian e Loris fanno parte di DREX, un team di ingegneri dell’Università di Padova che conta anche una collega che studia in Danimarca, si sono lanciati in questa impresa e sono passati in radio per raccontarci come sta andando la loro avventura spaziale.

“Abbiamo costruito una parabola – ci hanno spiegato – che ha vari utilizzi: il principale è quello delle telecomunicazioni. Creando un network che lavori in zone in cui i satelliti non arrivano, ad esempio, sarà possibile far arrivare internet in posti difficilmente accessibili”.

Ascolta la prima parte dell’intervista ⬇️

“Ci piacerebbe continuare a lavorare su progetti come questi – hanno continuato Cristian e Loris – andare all’ESA per un europeo è come andare alla NASA per un americano, sarebbe il massimo”.

Ascolta la seconda parte dell’intervista ⬇️

IL PROMO DEL PROGETTO REXUS/BEXUS

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Osticino
Chi è Osticino
A metà tra l'intrattenitore e il giornalista: racconto storie e ci facciamo due risate. Mi piace parlare di biciclette, di avventure strane e di tutto quello che è "alternativo". Ho anche un progetto di audio documentari che raccontano i beni confiscati alla mafia in Veneto