Dalla laurea all’Unipd allo studio della povertà

Una laurea in ingegneria elettronica all’Università di Padova, l’esperienza all’estero alla Cornell University ed infine la cattedra di assistant professor al dipartimento di computer science alla Stanford University.

È questa la storia di Stefano Ermon, trentino di Viarago di Pergine che dagli Stati Uniti ha l’obiettivo di “studiare la povertà” con delle tecniche innovative.

Il gruppo di ricerca di cui fa parte Stefano infatti, ha messo in piedi un progetto chiamato sustainability and artificial intelligence lab, che ha lo scopo di ottenere continuamente nuovi dati sugli indicatori socio-economici di povertà e ricchezza nei paesi in via di sviluppo.

Per farlo però, come scritto nel progetto di ricerca pubblicato su Science da Stefano Ermon ed i suoi colleghi Neal Jean, Marshall Burke, Michael Xie, Matthew Davis e David Lobell, il gruppo si avvale delle immagini satellitari.

I parametri che verranno presi in considerazione saranno, oltre alla diffusione delle luci artificiali, anche la presenza delle strade, la condizione delle aree urbane, la cura dei campi agricoli e la presenza dei corsi d’acqua. Tutto ciò quindi verrà monitorato dall’alto ed i dati verranno poi elaborati da un sistema che li trasformerà in indicatori sulle condizioni socio economiche.

Il progetto per ora è concentrato su alcuni stati dell’Africa centrale (Nigeria, Tanzania, Uganda, Ruanda, Malawi), ma il gruppo di ricerca vuole espandere il suo monitoraggio anche nel resto dei paesi in via di sviluppo.

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
Ho un progetto che parla di #mafialnord (http://www.109-96.it ), lavoro in radio @radiobue, scrivo su @veneziatoday e ho un canale telegram @lostrillone