Da Venezia a Torino, pedalando con(tro) VENTO

Pensare una pista ciclabile di 679 chilometri come un percorso da pedalare e come risorsa per il territorio: ecco la sfida di VENTO, una dorsale cicloturistica che corre lungo il fiume Po

Si chiama dorsale proprio perché il tracciato vuole essere la spina dorsale da cui partono percorsi che raccontano il territorio attraverso le sue storie, i suoi sapori e le sue particolarità. Pedalare lungo gli argini di un fiume diventa allora non solo una bella idea per chi vuole fare cicloturismo, ma anche un esempio di come una ciclabile possa creare un’economia (leggi fare soldi)

VENTO è un progetto partito nel 2010 da un’idea di un team di persone del Politecnico di Milano: il prof. Paolo Pileri, che insegna progettazione e pianificazione urbanistica, ci ha raccontato com’è pensare, spammare e pedalare questa idea

“L’obiettivo di VENTO– ha raccontato il prof. Pileri ai nostri microfoni – è far diventare cicloturisti quelli che non hanno mai provato un viaggio in bici, e farli pedalare in sicurezza”.

Ascolta l’intervista – parte 1 ⬇️

“Il paesaggio è una grandissima occasione per generare lavoro – ha aggiunto Pileri – ogni chilometro di dorsale cicloturistica produce dai 100 ai 300.000 euro di indotto”

Ascolta l’intervista – parte 2 ⬇️

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Oltre a essere un progetto di dorsale cicloturistica VENTO è anche un tour e un docufilm (che puoi scaricare qui)

Osticino
Chi è Osticino
A metà tra l'intrattenitore e il giornalista: racconto storie e ci facciamo due risate. Mi piace parlare di biciclette, di avventure strane e di tutto quello che è "alternativo". Ho anche un progetto di audio documentari che raccontano i beni confiscati alla mafia in Veneto