Cosa significa essere femministi nel 2017?

“Essere femministi vuol dire lavorare perché discriminazioni e iniquità vengano risolte per tutti”. Sono queste le parole con cui la prof.ssa Annalisa Oboe ha voluto dare un significato alla parola femminismo nel 2017.

In un’intervista rilasciata a Francesca Boccaletto de Il Bo, la Prorettrice alle Relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università di Padova ha ripercorso anche le azioni che l’Università di Padova sta facendo per garantire la parità di genere (a partire dall’incontro: “C’è del genere nella violenza?”).

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Qual è il significato profondo della parola “femminista” chiede Francesca Boccaletto

“Partiamo dalla considerazione più importante: io credo che dovremmo essere pari, ognuno dovrebbe poter accedere agli stessi diritti, come uomini e come donne dovremmo vivere in un mondo in cui sentirci liberi, rispettando la libertà degli altri. Partendo, per esempio, da un lavoro pagato in maniera equa, evitando la ‘femminilizzazione’ delle pratiche di assunzione e di precariato. Essere femministi vuol dire lavorare perché discriminazioni e iniquità vengano risolte per tutti. Lo sguardo femminista serve per capire le criticità nella vita delle donne, e serve affinché, in un mondo globale sempre più precario, le discriminazioni non si estendano anche agli anziani e ai giovani, a chi appartiene a una determinata classe sociale o a chi da migrante ha perso i diritti del Paese da cui proviene ed è diventato “nuda vita”, come direbbe Giorgio Agamben, nello scenario dei flussi globali. In questo senso, non è più solo la lotta delle donne per le donne, è una lotta globale per un mondo che deve cambiare e riconoscere una fruizione ampia dei diritti”.

Leggi l’intervista completa su Il Bo, il magazine dell’Università di Padova

Antonio Massariolo
Chi è Antonio Massariolo
Ho un progetto che parla di #mafialnord (http://www.109-96.it ), lavoro in radio @radiobue, scrivo su @veneziatoday e ho un canale telegram @lostrillone