
Con le peggiori intenzioni, intervista ad Alessandro Piperno
Le Personal Book Shopper annunciano magno cum gaudio di aver intervistato uno dei più grandi romanzieri italiani: Alessandro Piperno. La chiacchierata si è imperniata attorno al suo romanzo d’esordio, Con le peggiori intenzioni (Mondadori, collana Scrittori italiani e stranieri, 304 pagine), che gli valse nel 2005 il premi Campiello e Viareggio opera prima. Da allora sono passati dodici anni, e Piperno ha scritto altri tre romanzi (uno di questi vinto, tra il resto, anche il premio Strega).
Con le peggiori intenzioni piace anche a te se sei fatto così:
Genere: maschio o femmina
Età: dai 20 anni in su
Carattere e stato d’animo: sei un gran cinico, lo ammetti tu stesso. Da sempre gli amici ti consultano per avere una visione smaliziata del mondo, per comprendere le dinamiche relazionali, anche i più semplici bisticci. Poi, però, a volte, ti dicono che dovresti vivere con più leggerezza!
Libri piaciuti: Felici i felici di Yasmina Reza, La versione di Barney di Moredecai Richler, La famiglia Winshaw di Jonathan Coe.
Queste alcune delle cose che ha detto:
Con le peggiori intenzioni fu scritto quando avevo sostanzialmente rinunciato a scrivere narrativa […] ma, dopo una psicanalisi molto serrata, uscì fuori con tutta la forza, ma anche tutta l’innocenza, di un esordio
All’origine di ogni romanzo c’è il tentativo di dire delle verità, che siano espresse con la massima eleganza, tenendo conto che questo non è sempre possibile perché − ahimé − la verità non sempre è elegante
Sicuramente l’ispirazione autobiografica [in quel libro] era molto forte, come è molto forte in qualsiasi cosa scrivo, e in qualsiasi cosa scriva chiunque, nel senso che è tremendamente difficile uscir fuori da noi stessi
Lavoro [come scrittore] tutto il giorno senza pensare ad altro e spero ogni volta che il mio prossimo libro sia il libro che sogno di scrivere da quando ho iniziato a fare questo mestiere. Per adesso non ci sono riuscito
Ascolta l’intervista completa: