Chi è davvero Elena Ferrante?

“Che Domenico Starnone c’entri con la scrittura di Elena Ferrante è ormai fuori di dubbio, e l’autore napoletano non può più trincerarsi dietro la comune origine geografica. Da parte nostra, stiamo concludendo la ricerca, approfondendo la posizione di Anita Raja, grazie a un altro corpus che ci permette di confrontare il linguaggio di Elena Ferrante negli scritti non narrativi, come quelli raccolti nella “Frantumaglia”, con quello di Anita Raja saggista. Sono queste le parole con cui il prof. Michele Cortelazzo ha voluto riassumere l’incontro tenutosi all’Università di Padova.

Due professori dell’Università di Padova (una statistica, Arjuna Tuzzi, e un linguista, Michele Cortelazzo) stanno completando una ricerca che mira a collocare Elena Ferrante nel quadro della narrativa italiana contemporanea a partire dal linguaggio. L’obiettivo è quello di “profilare” Elena Ferrante: capire quali sono gli autori a cui risulta più simile, quali relazioni ha il suo stile con quello delle altre scrittrici, quanto forti sono le connessioni con gli altri autori napoletani.

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“Elena Ferrante” è uno pseudonimo ancora avvolto nel mistero. Non si sa infatti, chi si celi dietro questo nome e questo sarà anche l’obiettivo secondario della ricerca. Per raggiungere i loro scopi, i due professori hanno scelto la tecnica del «distant reading», cioè la metodologia di analizzare i testi studiando non partitamente i singoli testi, ma interpretando «da lontano» rilevanti quantità di dati provenienti da analisi automatiche di ampi corpora. Hanno poi abbinato a questa metodologia di fondo la classica analisi qualitativa dei fenomeni più rilevanti riscontrati grazie all’analisi automatica. Per far questo, hanno raccolto un corpus di 150 romanzi degli ultimi trent’anni, di 40 autori diversi.

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Ma la buona ricerca è per sua natura aperta, trasparente, pronta alla discussione, alla collaborazione ed eventualmente alla confutazione. Per questo, i due studiosi padovani hanno donato il loro corpus ai maggiori studiosi stranieri di attribuzione d’autore: studiosi di nazioni diverse (un americano, due polacchi, un francese, un greco, uno svizzero), di provenienze disciplinari diverse (due informatici, un classicista, un traduttologo, un pedagogista, un linguista), che usano metodologie diverse.

Giovedì 7 settembre Jacques Savoy (Università di Neuchâtel), Jan Rybicki (Università Jagiellonica di Cracovia), Maciej Eder (Accademia polacca delle Scienze), Patrick Juola (Duquesne University di Pittsburg), George Mikros (Università di Atene) e Pierre Ratinaud (Università di Tolosa II) esporranno e discuteranno i risultati dei loro esperimenti sulle opere di Elena Ferrante confrontate con il corpus di riferimento. Il workshop, dal titolo «Drawing Elena Ferrante’s profile» si terrà nell’Aula Magna del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata” in via M. Cesarotti, 10/12, giovedì 7 settembre dalle 14.30 e sarà anche trasmesso in streaming.