Che cosa abbiamo imparato quest’anno?

Siamo al giro di boa, il 2016 sta per finire e l’anno nuovo bussa alla porta insistentemente con il suo carico di idee, progetti, speranze e sogni. L’ultimo anno è stato molto particolare, sono successi eventi che hanno cambiato il corso della storia, scoperte che miglioreranno la vita di ogni giorno e progetti futuri o passati che ci hanno fatto emozionare.

In quest’anno, sono passati dai nostri microfoni diversi ospiti per raccontare le loro esperienze e i loro progetti, trattando temi a volte difficili con un linguaggio semplice, adatto anche a chi non è del mestiere. Ecco qui le interviste e gli approfondimenti per riscoprire tutto ciò che abbiamo imparato quest’anno, attraverso la voce di ricercatori, studenti, professori ed esperti.

VERSO L'INFINITO E OLTRE

Il cielo stellato ha affascinato moltissimi studiosi (Galileo vi dice niente?) tanto che quest’anno è stato lanciato ExoMars, un progetto che prevede due missioni, entrambe con l’obiettivo di cercare biotracce su Marte. Anche l’Università di Padova ha partecipato a diversi progetti spaziali: alla realizzazione del lander Schiapparelli e alla progettazione delle fotocamere della sonda della sonda Rosetta. Rimaniamo tutti con il naso all’insù, aspettando la prossima missione di ExoMars nel 2020.

Sempre di spazio parliamo ma in questo caso possiamo lasciare in disparte per un secondo i circuiti, per incontrare Luca Parmitano, ospite a palazzo Bo lo scorso 30 novembre. L’evento è stato ricco di interventi, domande, scoperte e perché no, anche di qualche speranza per il futuro della ricerca spaziale.

E se volete sorprendere tutti i vostri amici, potete rivelare che il 2016 dura un secondo in più, ne ha parlato in un’intervista il prof. Leopoldo Benacchio.

UNIPD AMA LA RICERCA

La ricerca è un elemento fondamentale per la vita accademica, un punto fermo per il Rettore Rosario Rizzuto che, durante il benvenuto delle matricole, ha accolto anche 22 nuovi ricercatori per arricchire ancora di più l’università di Padova. Non solo, l’Ateneo partecipa anche al Marie Curie Fellowship, un’opportunità di scambio e formazione per i ricercatori internazionali attraverso borse di studio. Ovviamente, i risultati non sono mancati: dallo studio delle fluttuazioni termodinamiche al polimero auto-assemblante del Team Chiasso.

Il premio 2016 della Fondazione “Maria Teresa Messori Roncaglia ed Eugenio Mari” dell’Accademia dei Lincei è stato consegnato a Fabrizio Nestola, scienziato dell’Ateneo, grazie al progetto incentrato sullo studio dei diamanti naturali. Inoltre, la rivista Science ha dedicato la copertina del suo numero del 15 dicembre proprio al ricercatore!

E sempre l’Accademia dei Lincei ha riconosciuto congiuntamente a Roberto Ragazzoni e Piero Salinari (INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri) il Premio per aver creato in Italia una vera e propria scuola di ottica adattiva astronomica.

UN FUTURO FATTO DI METALLO

Cosa ci aspetta il futuro? Quali sono le scoperte che rivoluzioneranno il nostro modo di vivere? Ovviamente, la prima cosa che salta in mente sono i robot e l’Ateneo è stato complice della nascita di due piccoli amici metallici per aiutare i bambini: il primo è RoboEsl, un progetto di robotica educativa per potenziare le attività extra curriculari dei ragazzi con difficoltà, e il secondo è il robot Nao che tiene compagni ai bambini nel reparto di lungodegenza.

Anche per quanto riguarda la mobilità, ci sono molte ricerche e approfondimenti per soluzioni sostenibili e rivoluzionare. Viaggiare con la proprio auto e ricaricarla wireless? Ebbene si, grazie a una ricerca del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università.

L'INCLUSIONE A 360°

Il 2016 è stato anche un anno di importanti eventi e progetti per quanto riguarda l’inclusione. L’università è stata protagonista di diverse iniziative: dall’intervista alla delegata del Rettore in tema di disabilità Laura Nota e Carla Tonin del Centro di Ateneo per la disabilità al corso General Course per preparare gli studenti a diventare dei professionisti e parlare di inclusione. Inoltre, l’università degli studi di Padova ha vinto il premio Gattamelata 2016, istituito dal Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova nel 2005 con l’obiettivo di premiare volontari, associazioni, aziende, istituzioni, cittadini impegnati in azioni di solidarietà.

Inoltre, RadioBue.it ha partecipato al College world radio day, approfondendo nello spazio di un’ora il tema “Accettare l’altro”, attraverso la voce del prof. Vincenzo Romania sul tema delle migrazioni e delle buone pratiche su come fare per “insegnare” l’accettazione dell’altro.

SPORT E UNIVERSITÀ

L’Università di Padova ha preso una decisione che la mette in linea con gli atenei europei più virtuosi, come ad Oxford infatti, ora anche all’Unipd si agevoleranno le necessità degli atleti di alto livello. Tra le file dei nostri banchi, abbiamo scovato due grandi atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio: Alessandra Patelli per il canottaggio e Francesco Bettella per il nuoto (p.s. Francesco è stato ospite anche durante il World college radio day per parlare d’inclusione).

Ma anche il nostro Ateneo è attivo in vari progetti universitari che comprendono diversi corsi di laurea, dall’ingegneria all’economia. E le vittorie nelle competizioni non si sono fatte attendere! Dal nostro team 1001 Vela cup  primo e secondo posto sono arrivati un bel nella competizione delle squadre universitarie; ci spostiamo su strada grazie ai team Race Up e Quartodilitro e alle loro vittorie nelle competizioni automobilistiche e motociclistiche.