Borse Marie Curie: a Padova 1 milione e 700.000 euro

All’università di Padova arrivano 9 borse di studio Marie Curie per un finanziamento di circa 1 milione e 700 mila euro. L’ateneo padovano si piazza così al secondo posto in Italia, con 55 progetti presentati, di cui 12 hanno ottenuto un punteggio superiore a 85 e 9 sono stati finanziati.

“Un risultato che ci fa molto piacere – ricorda il rettore dell’università di PadovaRosario Rizzuto–. È un segno della capacità d’attrazione dell’Ateneo vedere nove giovani brillanti, con progetti di ricerca innovativi e d’eccellenza, scegliere Padova come sede per il loro lavoro. Il futuro è loro: nel nostro Ateneo troveranno un ambiente stimolante e multidisciplinare. Complimenti a loro e al personale dell’ufficio Ricerca internazionale, che ha messo a disposizione la propria competenza nell’assisterli: aver raddoppiato il numero di finanziamenti ottenuti e il tasso di successo sulle domande presentate è il segno della bontà di quanto fatto. Un risultato che – come sempre – ci servirà come stimolo per continuare a migliorare”.

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“Rispetto allo scorso anno abbiamo più che raddoppiato il numero di progetti finanziati dall’EU nell’azione dedicata a Marie Curie. È un risultato di prestigio e ce lo meritiamo, per la posizione di rilievo che la nostra università occupa nel panorama nazionale, e per il generoso impegno di tutta la squadra di ateneo che lavora per aiutare i nostri ricercatori nella competizione europea.  – dice Marcella Bonchio, prorettrice alla ricerca scientifica –  con il 16% di progetti vincenti abbiamo superato la media europea. Non solo, 10 progetti dichiarati eccellenti, ovvero che abbiano ottenuto il Seal of Excellence, per l’alto punteggio in graduatoria, ma non finanziati per limiti di budget dalla Comunità europea, verranno finanziati direttamente dal nostro ateneo. Questa iniziativa è unica in Italia e ha l’obiettivo di portare i migliori ricercatori a Padova nei nostri gruppi di ricerca e nei nostri Dipartimenti”.

Tra gli aggiudicatari delle borse Marie Curie, tre italiani sono vincitori di Global Fellowship, ossia condurranno le loro ricerche in paesi extraeuropei: Claudia Cecchetto, Rosa Rugani e Mario Spera, che andranno rispettivamente in Giappone (Okinawa Institute of Science and Tecnology School Corporation Gako Hojin), e negli Stati Uniti (The Trustees of the University of Pennsylvania Corp, e alla Northwestern University).

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“Da sottolineare – continua Bonchio – che 5 di questi vincitori sono stranieri e hanno scelto l’università di Padova per svolgere la loro attività, un dato significativo e in controtendenza, che conferma la capacità di attrazione del nostro Ateneo: Simon Dixon è inglese, Elena Salillas è spagnola, Sasa Hrnjez è serbo/croato, Martha Pamato è italiana e venezuelana, e Hanna Sladitschek è tedesca. Mentre Anna Marino, attualmente in Australia, ha vinto una Reintegration, ovvero una borsa Marie Curie per poter rientrare in Italia”.

Le borse Marie Curie si inseriscono in un contesto di finanziamenti alla ricerca di grande rilievo per l’università di Padova, basti pensare ai recentissimi ERC vinti da Gianluca Botter, Alisa Cimetta, Manuele Faccenda e Alessandro Metlica. Non a casi infatti 3 dei nostri fellows Marie Curie hanno scelto, come supervisor, dei vincitori di ERC: Paola Marigo, Fabrizio Nestola e Stefano Piccolo.