L’attacco informatico alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang

In Corea del Sud sono in corso le Olimpiadi invernali di Pyeongchang, cioè la massima competizione mondiale degli sport invernali. Come ogni grande manifestazione la sicurezza è uno dei temi su cui si focalizza di più l’attenzione. Sicurezza però significa anche avere reti sicure a prova di hacker.

Proprio il Comitato organizzatore delle Olimpiadi ha ammesso d’avere subito un attacco informatico nella giornata inaugurale dei Giochi. Venerdì infatti un attacco hacker ha reso inaccessibili le connessioni a Internet, impedito di fatto la trasmissione televisiva e bloccando anche la stampa dei biglietti, motivo per cui una parte dello stadio è rimasta vuota durante la cerimonia inaugurale.

Il tema della sicurezza informatica è quindi di fondamentale importanza e per capire a fondo quanto un evento così grande possa essere vulnerabile, Chiara Mezzalira de Il Bo Magazine ha intervistato Mauro Conti, professore ed esperto di sicurezza delle reti dell’Università di Padova.

Ma davvero un evento così importante può essere messo a rischio da uno strumento semplice e quotidiano come l’email? A questa domanda risponde Mauro Conti, docente di sicurezza delle reti all’università di Padova: “Quella di inserire un virus in un allegato ad una email è una delle tecniche principali per raggiungere soggetti specifici. A seconda dell’obiettivo, la strategia degli attacchi viene elaborata diversamente, ma basta trovare anche una falla minuscola, una singola persona fra le migliaia che lavorano a un evento mondiale, per metterlo a rischio”. Continua Conti: “Gli attacchi possono individuare un singolo target, del quale si studia il comportamento così da trovare la strada per penetrare un computer specifico; attacchi con ‘reti a strascico’, invece, non mirano a un device particolare, ma a carpire un certo numero di account per servirsene con scopi malevoli”.

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