Attacco hacker: come funziona il virus Wannacry

Sabato 12 maggio un “ransomware” è stato lanciato su centomila sistemi in 105 Paesi. Il suo nome è Wannacry e alle persone colpite viene richiesto un riscatto di 300 dollari per poter riavere il proprio pc utilizzabile. Come ha dichiarato il professor Mauro Conti dell’Università di Padova ai nostri microfoni però, “tecnicamente non c’è nulla di nuovo in questo attacco. I ransomware sono dei malware, che hanno quindi un’intenzione criminale. Come dice la parola (ransom significa riscatto ndr), questi ransom fanno un’azione malevola e poi chiedono un riscatto per poter sbloccare il nostro computer”. Ascolta l’intervista completa al prof. Mauro Conti //www.radiobue.it/wp-content/uploads/2017/05/intervista_prof_conti_ransomware.mp3 In pratica quindi, attacchi come questi portano a “cifrare i dati nei nostri computer, rendendoli inutilizzabili. Questo riscatto poi – ha continuato il prof Mauro Conti -, solitamente viene richiesto in bitcoin, cioè una moneta digitale e virtuale, e quindi anonimi. Se gli attaccanti chiedessero infatti un bonifico su un conto corrente bancario sarebbe molto semplice poter risalire al colpevole”. Ma c’è qualcosa che si può fare per evitare d’essere colpiti? Il professor Conti consiglia di “seguire le best practices, cioè almeno effettuare dei backup di tutti i nostri dati. Il malware ha sfruttato una vulnerabilità dei sistemi windows, questo però … Leggi tutto Attacco hacker: come funziona il virus Wannacry