ANOHNI organizza un festival sul femminismo

Come altre celebrità di diverso calibro (Beyoncé, Princess Nokia, Willow Smith e così via) anche ANOHNI è impegnata in progetti a favore delle donne e della salute del pianeta. Prima di assorbire ufficialmente questo pseudonimo nel 2015 era Antony il nome a cui fare riferimento, degli Antony and The Johnsons (in onore di Marsha P. Johnson, un transgender trovato morto nel fiume Hudson nel 1992).

L’artista ha collaborato con personalità incredibili, da Lou Reed a Devendra Banhart, da Bjork a Battiato.

Dopo aver sfornato l’ultimo capolavoro Hopelessness nel 2016, album molto suggestivo di protesta contro la corruzione politica in generale, ha lavorato a lungo al progetto Future Feminism. Se in passato aveva già fatto canzoni, mostre d’arte e spettacoli sotto questo titolo, ora il progetto Future Feminism è in Danimarca questo mese come una sorta di festival, dall’11 Agosto al 3 Settembre.

Gli eventi si terranno all’O ‘Space di Aarhus. Includono una serie di Performance Art 101 di Kembra Pfahler (co-creatrice del festival assieme a Johanna Constantine) mostre, panel sulla decostruzione della lingua “maschile” e della supremazia spirituale maschile, workshop di autodifesa e molto altro. La maggior parte degli eventi sono liberi dal pubblico.